La Danimarca vuole confinare su un’isola i migranti irregolari (1 / 2)

La Danimarca vuole confinare su un’isola i migranti irregolari

Negli ultimi tempi, in Italia e in Europa, si discute sempre di più dell’immigrazione. C’è chi definisce le persone che si spostano da un posto all’altro “immigrati” e chi “migranti”. Quel che è certo è che, oggettivamente parlando, molti cittadini europei, di ogni nazione, sono diffidenti nei confronti degli stranieri in generale. Lo dimostra la crescita dei consensi in favore dei partiti populisti, da sempre contro l’immigrazione, o quantomeno contro quella incontrollata.

Un chiaro segnale che in alcune parti d’Europa i richiedenti asilo siano indesiderati arriva dalla Danimarca. Pochi giorni fa è stata approvata in Parlamento una misura che sta facendo discutere: lo stanziamento dei fondi per creare un centro di espulsione su un’isola remota dell’arcipelago danese chiamata Lindholm, un centinaio di chilometri a Sud di Copenaghen. Secondo le previsioni sarà operativa a partire dal 2021.

Il centro di espulsione sarà presidiato 24 ore su 24 da forze di polizia. Non si tratta, comunque, di una misura che colpirà TUTTI i migranti. Come spiegato dal Wall Street Journal, a Lindholm verranno spediti quei soggetti la cui posizione è incerta. Ad essere ancora più precisi, ci andranno i richiedenti asilo la cui richiesta non è stata accettata ma che non possono essere rispediti in tempi brevi al loro paese per motivi legali oppure, semplicemente, chi da rifugiato ha commesso crimini.