Chiusure domenicali: gli italiani si dividono, ma la maggioranza vuole i negozi aperti

Gli ultimi sondaggi politici hanno raccolto l'opinione degli italiani in merito alla proposta di legge del Governo sulla chiusura domenicale dei centri commerciali.

Chiusure domenicali: gli italiani si dividono, ma la maggioranza vuole i negozi aperti

Arrivano importanti aggiornamenti in merito alla delicata questione delle chiusure domenicali di negozi e centri commerciali. Nelle scorse settimane è infatti arrivata la proposta per un disegno di legge che dovrebbe puntare a garantire maggiore tempo libero alle famiglie attraverso una regolamentazione dei giorni nei quali risulta possibile lo shopping.

Il Ministro del Lavoro aveva parlato, in particolare, di “selvaggio west delle liberalizzazioni” e anche dall’ala leghista della maggioranza si era ipotizzato di permettere agli shopping center l’apertura domenicale a turni e per un massimo di otto settimane l’anno. L’esecutivo appare dunque determinato a portare il provvedimento a realizzazione, ma il riscontro degli italiani appare quanto mai vago e la misura potrebbe essere la prima dalle elezioni a non avere il favore della maggior parte della popolazione. Ad indicare che sulla vicenda gli italiani appaiono particolarmente divisi è infatti un recente sondaggio, che ha mostrato quanto il problema risulti difficile da districare.

Gl italiani dicono no

I primi dati in arrivo dal recente sondaggio effettuato da Ipsos (per il Corriere della Sera) confermano innanzitutto che la questione appare di grande rilevanza per gli italiani, che non sembrano ancora pronti a rinunciare alle proprie abitudini di shopping domenicale. In particolare, più del 60% degli intervistati ha seguito la vicenda. Ma ancora più interessante è il giudizio di merito sulla questione.

La maggioranza degli italiani (cioè il 56%) si è detta poco (nel 26% dei casi) oppure per nulla (nel 30% dei casi) in accordo con la nuova proposta di regolamentazione, mentre solo una minoranza (corrispondente al 16%) la trova pienamente condivisibile. All’incirca un quarto delle persone (il 23%) si dichiara invece abbastanza d’accordo.

Questi dati non sono da sottovalutare, sia perché se il Governo dovesse decidere di andare avanti con la legge si troverebbe di fatto a scontrarsi contro il volere degli italiani, sia perché per la prima volta l’esecutivo giallo verde ha avanzato una proposta che non sembra cogliere in pieno l’umore della popolazione. D’altra parte, la questione sembra destinata a polarizzare ulteriormente le opinioni: tra i favorevoli ed i contrari vi sono infatti prese di posizione molto forti, mentre si incrociano argomentazioni religiose, sindacali, ed economiche (legate al mondo del commercio tradizionale e del crescente sviluppo di quello digitale).

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