Facebook, il social da circa 2 miliardi di utenti attivi al mese, nei giorni scorsi, ha messo in cantiere diverse iniziative volte a migliorare la sua piattaforma, e gli strumenti a disposizione dei propri utenti, focalizzandosi sui gruppi, le news, e la navigazione criptata.
Qualche giorno fa, a Londra, si è tenuto il “Communities Summit” europeo cui ha presenziato anche il numero 3 di Menlo Park, Chris Cox: quest’ultimo ha esordito ricordando che, in tutto il mondo, ogni mese, 1 miliardo di persone utilizza i gruppi di Facebook e che, nella sola Europa, vi sono iscritti ben 40 milioni di persone. Proprio per questo motivo, si è deciso di investire 10 milioni di dollari per chi crea o gestisce una community significativa, in modo che fino a 5 leader di community possano ottenere 1 milione di dollari per finanziare le proprie proposte, e fino a 100 responsabili di gruppo possano ricevere 50 mila dollari cadauno per le iniziative legate al proprio gruppo (oltre a incontri e scambi di idee intergruppo).
Nel medesimo evento, Facebook ha anche informato la stampa che raddoppierà il personale della sede di Londra adibito alla sicurezza della piattaforma, affinché siano meglio individuati e bloccati i profili falsi, vengano predisposti nuovi strumenti per inviare le segnalazioni, e perché siano fronteggiate meglio truffe e molestie.
Qualche giorno dopo, in California, si è tenuto l’evento “Code Media” e Campbell Brown, responsabile per le collaborazioni editoriali del gruppo Facebook, ha sganciato due bombe di sua pertinenza. La prima riguarda l’esperimento delle notizie a pagamento, varato ad Ottobre con 10 partner famosi (tra cui il quotidiano italiano Repubblica), che offrono un tot di notizie gratis, nel formato Instant Articles, per poi proporre un abbonamento per l’accesso a tutti i propri contenuti completi: secondo Brown, ora i tempi sono maturi perché tale test coinvolga, da Marzo, anche gli utenti iOS. La seconda rivelazione, invece, riguarda l’intenzione di portare le notizie, tramite una sezione apposita, anche nella piattaforma “Watch“, inaugurata sperimentalmente a fine Agosto come alternativa, negli USA, a Netflix e YouTube Red.
Infine, la navigazione protetta in salsa blu. Era il 2013 quando Facebook acquistò il client VPN “Onavo Protect”: di tempo ne è passato, ed ora è il momento di monetizzare tale acquisizione. Come? Con un banner che, apparso nella sezione “Proteggi” di Facebook per iOS, porterebbe all’App Store in modo da poter scaricare l’app in questione. Grazie a quest’ultima, sarà possibile navigare non solo nel social in modo più sicuro, ma anche sbloccare siti oscurati per questioni di censura o di diritti geografici: ovviamente, Facebook – che per ora ha limitato il test ad alcuni utenti USA– conta di ripagarsi del servizio potendo monitorare le app che l’utente utilizza con maggior frequenza sul proprio device.