Facebook: notizie a pagamento, spot nei giochi, micropagamenti via chat, e molto altro

Facebook ha inaugurato anche questo fine settimana con un ampio novero di novità, per lo più introdotte sotto forma di test (ma non solo), che riguarderanno (tra l'altro) le notizie a pagamento, la pubblicità nei giochi, ed i micropagamenti via chat.

Facebook: notizie a pagamento, spot nei giochi, micropagamenti via chat, e molto altro

Facebook, il più grande social network del mondo, con circa 2 miliardi di iscritti, ha deciso di inaugurare questo fine settimana prospettando un novero davvero ampio di novità per quel che riguarda la sua piattaforma e le app che ricadono nel suo portafoglio software.

Innanzitutto, le notizie a pagamento. Già da qualche tempo si parlava dell’eventualità di remunerare in qualche modo gli editori, per i contenuti forniti nel News Feed: le ipotesi al vaglio, nell’ambito del Facebook Journalism Project, erano state varie e, alla fine, si è fatta una scelta definitiva, optando per un sistema che coinvolgerà gli Instant Articles (articoli a caricamento rapido, leggibili direttamente dal social), in forma di Paywall.

In pratica, i primi 10 articoli di un dato editore (coinvolti 10 partner mondiali, tra cui Der Spiegel e Bild, The Washington Post, e The Telegraph, i quotidiani del gruppo Hearst, e del gruppo Tronc, Le Parisienne, e The Economist) saranno leggibili gratis e, poi, per continuare, si dovrà sottoscrivere un abbonamento, che verrà siglato sul sito dell’editore, al quale andranno tutti i ricavi e che, dalla sua piattaforma, potrà gestire quali contenuti andranno bloccati, l’impostazione dei prezzi, e deterrà la proprietà dei dati degli abbonati. Naturalmente, siglando un abbonamento, si avrà accesso alle app di quel dato editore, ed in ogni area del suo sito ufficiale e, parimenti, chi abbia già un abbonamento digitale con il medesimo editore, potrà leggerne tutte le notizie sul social, fornendo le credenziali già usate altrove. L’esperimento partirà nelle prossime settimane, e coinvolgerà gli utenti di Android, i cui feedback verranno ascoltati anche in merito al numero degli articoli free offerti di default.

Un’altra funzione attualmente in test, confermata ufficialmente ai colleghi di TechCrunch, prende di mira le peculiarità del social Pinterest: si tratta di “Set”, che permetterà di creare collezioni a tema di post, aggiornamenti di stato, foto, e video, e di condividerle con gli amici, o con una cerchia dei medesimi. Attualmente, cotal feature risulta essere in test presso gli utenti di “alcuni mercati”.

Altre novità, invece, riguardano Messenger, spin-off chattistico del medesimo social. In questo caso, Facebook ha annunciato l’inserimento della pubblicità all’interno degli Instant Games, testati in beta nel Novembre dell’anno scorso, e introdotti ufficialmente nella prima metà del 2017, con una cinquantina di titoli messi a disposizione degli 1.2 miliardi di utenti mensili dell’app Messenger. In questo caso, l’esperimento – sempre di test si parla – riguarderà pochi titoli (es. Blackstorm di Everwing, e Basketball di FRVR) e coinvolgerà pochi utenti: questi ultimi, si vedranno comparire qualche spot, magari a fine livello, e potranno optare per la visione di qualche video promozionale, onde ottenere qualche ricompensa da sfruttare all’interno del gioco. Il tutto, ovviamente, sarà finalizzato a far sì che gli sviluppatori, vedendosi remunerati, creino più giochi per Messenger, rinverdendo gli “antichi” fasti di Farmville.

Infine, sempre per quel che concerne Messenger, Facebook e PayPal – che già avevano collegato i loro servizi per consentire agli utenti di far acquisti senza abbandonare le chat – hanno annunciato congiuntamente nuove iniziative: il servizio di assistenza PayPal sbarca anche sulla chat di Facebook, e permetterà di gestire routine come il cambio password, le contestazioni, i problemi sugli acquisti, etc, e sarà anche possibile – per gli utenti di quest’app – scambiarsi piccole somme di danaro. In quest’ultima fattispecie, basterà indicare l’ammontare di quel che si versa o si vuol ricevere, inserire le credenziali di PayPal, e inviare il tutto – via chat – al proprio contatto, proprio come si stesse condividendo un file. Il varo di questa funzione, per ora, sarà limitato al mercato statunitense

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