Terremoto a Norcia: potrebbe essere solo l’inizio

Alcuni addetti ai lavori, in particolare il sismologo Alberto Michelini ed il sismologo Alessandro Amato, cercano di dare una spiegazione logica a quello che sta avvenendo nel sottosuolo del centro Italia

Terremoto a Norcia: potrebbe essere solo l’inizio

In merito all’ultimo terremoto avvenuto (ancora) nella zona di Norcia, con magnitudo 6,5 della scala Richter, il sismologo Alberto Michelini, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, afferma che “il terremoto di oggi è avvenuto sullo stesso sistema di faglie e fa parte della sequenza cominciata in agosto e che adesso sta procedendo”.

Infatti, il fatto che questo terremoto abbia avuto un’intensità superiore rispetto a quella registrata il 24 agosto – nella stessa zona – non è una circostanza inusuale: in passato, si sono già verificati eventi simili. “Non c’è una norma, sappiamo che in passato sono avvenute cose simili” – continua Alberto Michelini – “in Italia purtroppo questi eventi accadono con una certa frequenza, che si protrae nel tempo con terremoti di intensità uguale o più forte. Bisogna sempre stare allerta. Il fatto che oggi sia avvenuto un terremoto più forte rispetto a quelli registrati a partire dal 24 agosto, indica che il sistema di faglie aveva accumulato abbastanza energia elastica nelle rocce e che la sta rilasciando”.

Questo vuol dire che è molto probabile che lo sciame sismico possa proseguire per molto tempo, anche se non è dato sapere (i terremoti non possono essere previsti) per quanto tempo e con quale intensità. Alcuni studiosi dicono che tali eventi possono verificarsi a distanza di tempo indefinibili: infatti, potrebbe succedere che si riverifichino tra qualche giorno, mese, o addirittura con intervalli distanti tra di loro anche alcuni anni.

Il sismologo Alessandro Amato, dell’Ingv, ha affermato che quest’ultimo terremoto ha interessato una zona molto ampia, infatti comprende tutta la zona interessata dal terremoto del 24 agosto e la zona colpita il 24 ottobre.

Tutti i sismologi, stanno lavorando e cercano di raccogliere più dati possibili, consultando i riscontri che giungono dai sismografi, e tenendo in considerazione anche i dati che arrivano dai satelliti, per capire cosa stia succedendo nel sottosuolo di tutto il centro Italia.

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