Meizu, altro grande big della telefonia mobile cinese, ha appena annunciato il suo performante top di gamma, il Meizu Pro 6, destinato a ben figurare accanto agli altri super smartphone presentati negli ultimi tempi (es. Galaxy S7, LG G5, HTC 10).
Osservando le foto circolate in rete nelle ultime ore, è possibile vedere come il Meizu 6 si ispiri leggermente agli ultimi iPhone. Al di là di questa considerazione, è stata presentata particolare cura alla realizzazione di questo device: il materiale utilizzato in maniera preponderante è il metallo (98%) e le cornici laterali sono davvero assai ridotte. Considerando, poi l’esile peso (160 grammi) e lo spessore davvero ridotto (7,25 mm), si ha un prodotto che è davvero gradevole a tenersi in mano.
All’interno della scocca del Meizu Pro 6 troviamo un processore MediaTek MT6797 Helio X25 a 10 core abbinato a 4 GB di RAM ed a uno storage (non espandibile) di 32/64 GB secondo i tagli previsti. Sulla carta, dovrebbe esservi tutto il necessario per consentire una fluida esecuzione delle applicazioni e del sistema operativo che è Android 6.0 Marshmallow implementato con l’interfaccia proprietaria Flyme 5.5.
Come ogni device mobile di fascia alta che si rispetti, le connettività per il collegamento di periferiche esterne e l’espansione delle funzionalità sono davvero tante: troviamo una microUSB 3.1 Type-C, il Bluetooth 4.0, il GPS, il Wi-Fi ac (2,4 e 5 GHz) senza dimenticare l’LTE attivo su ambedue le nanoSim supportate.
Ovviamente quel che ci si aspetta da un device di questo livello è che sia anche sicuro e dalla discreta autonomia. In termini di sicurezza, Meizu Pro 6 annovera un lettore di impronte digitali nascosto sotto il tasto Home della parte anteriore mentre, per quel che concerne l’autonomia, ci si può affidare ad una batteria da 2560 mAh dotata di Quick Chager 3 (ricarica del 100% in 60 minuti e del 26% di carica in 10 minuti).
E vediamo al dulcis in fundo. Il comparto multimediale. Innanzitutto, lo schermo è un Super Amoled da 5.2 pollici FullHD (1080p) realizzato in vetro protetto dal Gorilla Glass 3: evitando l’uso dello zaffiro, si è riusciti a contenere i costi. La densità di pixel per pollice è elevata (423 PPI) e la luminosità variabile (da 3 a 450 nits) consente di usare questo device anche al buio senza stancare troppo la vista. Particolare chicca del display del Meizu Pro 6 è la presenza del 3D Press che, seppur con tecniche diverse, ottiene lo stesso risultato del 3D Touch degli iPhone: diversi livelli di pressione aprono menu contestuali e consentono la facile anteprima di diversi contenuti.
Le fotocamere sono 2. Quella posteriore, da 20,7 megapixel basata su un sensore Sony IMX230, ha il focale a f/2.2, l’autofocus laser ed un Flash costituito da un anello di 10 led alternati per la luce fredda e calda (risultato? Colori vividi ma realistici) mentre la fotocamera anteriore, da 5 megapixel basata su un sensore OmniVision 5695, ha un focale da f/2.0. L’audio non è certo il “fratello minore” di questo smartphone top di gamma: il Meizu Pro 6 ha un’acustica limpida, sia nel suono che nello speaker esterno, grazie all’adozione di un chip Cirrus Logic dedicato.
Veniamo a costi e disponibilità. Meizu Pro 6 sarà disponibile, in Cina, dal 23 Aprile, al costo di 340 euro per la versione da 32 GB e al costo di 280 euro per quella da 64 GB. Non sappiamo ancora dell’eventualità di una distribuzione ufficiale in Occidente ma, nel caso si decida di procurarselo tramite i rivenditori internet, sarà necessario aggiungervi IVA e dazi doganali pagando, quindi, 400-450 euro. Oltre al doversi sorbire le classiche, fastidiose, app cinesi come Weibo, Youku e QQ del tutto inutili nel panorama italiano.