Ecco chi era Chris Harper Mercer, l’autore della strage in Oregon

Le notizie convulse di ieri hanno sconvolto il mondo. Ora l'autore della strage nell'università dell'Oregon ha un nome e un cognome: si chiama Chris Harper Mercer, ha 26 anni ed è un conservatore repubblicano

Ecco chi era Chris Harper Mercer, l’autore della strage in Oregon

A poche ore dal massacro nell’Umpqua Community di Roseburg, l’assassino ha finalmente un identikit: si tratta di Chris Harper Mercer, aveva 26 anni, ed è stato freddato dalla polizia nell’atrio del college. Al momento del massacro, con sé aveva tre pistole ed un fucile, oltre ad un giubbotto antiproiettili che, però, gli è servito a ben poco. Poco dopo gli inquirenti, hanno trovato a casa sua un vero e proprio arsenale.

Ma chi era realmente Chris? Dal suo MySpace si riesce a comprendere quanto avesse una fissazione per le armi, e che parteggiasse per l’Ira. Sempre dai social, emerge l’autodescrizione che Chris fa di sé: un conservatore repubblicano che osteggia fortemente le “religioni organizzate”.

Ed è quest’ultimo il motivo che spiegherebbe l’assurdo modo con cui Chris ha scelto le sue vittime. Prima di sparare, infatti, Chris ha fatto alzare in piedi le sue vittime e gli ha chiesto quale fosse la loro religione. Alla risposta di una studentessa, che affermava di essere cristiana, la macabra risposta: “Bene, dato che sei cristiana, vedrai Dio fra un secondo. Ad un’altra vittima, prima di freddarla, avrebbe raccontato che erano anni che voleva fare una strage in quel college.

Una persona timida: così si descriveva l’assassino, che viene invece definito da Steven Fisher, un vicino di casa, come una persona particolarmente vivace. Dice Fisher: “Ho cominciato a notarlo negli ultimi 4-6 mesi. C’è un parco giochi dietro agli appartamenti e noi abitiamo al secondo piano. Vado fuori per fumare e guardo chiunque. Intorno alle 5-5.30 di sera lo vedevo lì fuori con due bambini. Sembrava vivace, si guardava sempre le spalle per vedere se qualcuno lo osservava.

Non religioso ma spirituale, è un’altra delle descrizione che il giovane dava di sé su un sito di appuntamenti a cui era iscritto. Spaventa, invece, il commento che Mercer diede della vicenda di Vester Flanagan, l’uomo che qualche settimana fa uccise in diretta una giornalista e il cameraman, suoi ex colleghi di lavoro: “Ho notato che così tante persone, come lui, sono sole e sconosciute. Poi quando versano un pò di sangue il mondo intero sa chi sono. Un uomo che non è conosciuto da nessuno adesso è conosciuto da tutti. Sembra che più persone uccidi, più sei sotto i riflettori.

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