Solidarietà con i manifestanti e netta opposizione all’Expo 2015. Questa è la presa di posizione di Fedez, il noto rapper che, sempre di più, sta diventando un opinion leader tra i giovani, che anche grazie a lui si stanno sempre più avvicinando alla politica. Ebbene, il tweet del rapper milanese è destinato decisamente a far discutere: “La vernice sui muri dei #NoExpo indigna più delle infiltrazioni mafiose di Expo. Di questo passo daranno la scorta di Stato agli imbianchini“. A questo tweet, inoltre, Fedez ne fa seguire un altro con la lista degli edifici imbrattati dai manifestanti, cercando di dimostrare come quello dei manifestanti sia stato un atto di protesta e non un semplice atto di vandalismo.
Si parte con la sede Consob, responsabile secondo Fedez di aver trovato un accordo con Expo 2015 per la natura dei contratti dei lavoratori nei sei mesi dell’evento: precari e sfruttati, detto in soldoni. E’ il turno delle sedi di Unicredit, Bpm e Monte dei Paschi, ‘colpevoli’ di aver finanziato l’Expo. Capitolo Inps: “lamentano mancanza di risorse per l’istruzione e l’edilizia scolastica e investono denari pubblici per eventi d’intrattenimento”. Manpower, invece, è l’agenzia interinale che si è occupata del reclutamento di lavoratori per Expo e delle migliaia di volontari; “Il volontariato esiste e si fa per aiutare chi ha bisogno. Manpower, Expo & Friends non ne hanno bisogno: con i soldi e gli sponsor che hanno dovrebbero garantire lavoro dignitoso“.
Si scatena il web, che piuttosto che badare ai concetti espressi da Fedez (condivisibili o meno, ovviamente), si ferma al fatto che Fedez giustifica gli edifici imbrattati. Punto. Il giornalista de Il Giornale, Filippo Facci, è stato abbastanza eloquente a riguardo: “E’ ufficiale: Fedez è un cretino“, mentre gli altri utenti di Twitter si scagliano contro il rapper con messaggi del tipo “Li pulisci tu gli edifici?”. Nel frattempo, l’Expo non parte certo sotto i migliori auspici.