Orso polare ritrovato a 450 miglia dal suo habitat: è emergenza (1 / 2)

Orso polare ritrovato a 450 miglia dal suo habitat: è emergenza

In questi ultimi anni molto spesso ci si è ritrovati a dover fare i conti con una questione che sta diventando via via sempre più drammatica: quella relativa al surriscaldamento globale e, più nello specifico, alle conseguenze del cambiamento climatico che stiamo già iniziando a dover affrontare. I problemi relativi alla modernità, per quel che riguarda il rapporto tra l’essere umano ed il pianeta, sono molti e tutti difficili da risolvere, per mancanza di partecipazione attiva da parte delle autorità competenti.

Stiamo parlando dell’inquinamento indiscriminato della terra, degli oceani e delle falde acquifere, per non parlare delle emergenze riguardanti direttamente i rifiuti – figlie della produzione di massa, del consumismo e del principio dell’obsolescenza pianificata – del disboscamento, dell’estinzione di intere specie animali…ma tra le problematiche che hanno già iniziato a farsi sentire, vi sono indubbiamente quelle relative ai cambiamenti del clima. Il primo summit a riguardo si ebbe a Rio de Janeiro nel 1992, al quale ci si rivolge comunemente con il nome di “Conferenza di Rio“.

Si trattò della prima volta in cui un nutrito stuolo di capi di Stato si ritrovò per discutere dei cambiamenti del clima che il pianeta aveva iniziato a manifestare. Nel 2002 si ebbe il conseguente Summit mondiale sullo sviluppo sostenibile a Johannesburg, in Sudafrica, mentre nel 2012 – sempre a distanza di 10 anni – fu la volta della conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile tenutasi sempre a Rio, che ebbe la Green Economy come tema centrale.