Santobono, un’altra bimba muore e il padre vuole denunciare l’ospedale

Sequestrata la cartella clinica della piccola e la Procura apre una nuova inchiesta. La morte di questa bambina colpisce una famiglia avvolta già da un tragico destino: la madre, Carolina Sepe, entrò in coma dopo una sparatoria e morì dopo il parto

Santobono, un’altra bimba muore e il padre vuole denunciare l’ospedale

Ancora la tragica morte di una bambina, avvenuta anche questa all’ospedale Santobono proprio a pochi giorni di distanza dalla tragedia di Rosa, sulla cui morte ancora si indaga e su cui la procura ha aperto un’inchiesta. Propro ieri mattina un’altra piccola bimba è deceduta: si tratta di Mariaviviana Siniscalchi, una bambina di appena 14 mesi.

La bambina soffriva di broncodisplasia ed era stata quindi ricoverata in Rianimazione. Dopo qualche giorno però la piccola era stata trasferita in reparto insieme ad altri bambini ricoverati che naturalmente erano affetti da malattie respiratorie. La morte della piccola Mariaviviana è stata accertata alle undici e trenta.

Dura la reazione del padre della bambina che, travolto dal dolore e dalla sofferenza, ha minacciato di sporgere denuncia. Inoltre, Giampiero, originario di Quindici, in provincia di Avellino, ha anche detto che mettere la piccola insieme nella stanza con altri bambini affetti da altre malattie respiratorie è stato un errore, e secondo lui la piccola è peggiorata per questo.

Immediato è stato il sequestro della cartella clinica della bambina da parte degli agenti e, come spesso si verifica in questi casi, la procura della Repubblica di Napoli ha naturalmente aperto un’inchiesta. La famiglia di questa bambina ha vissuto un’altra tragedia proprio il 25 agosto del 2013: la madre della piccola infatti, Carolina Sepe, fu ferita durante una rissa scoppiata con un vicino di casa ed entrò in coma.

La donna era incinta e i medici lottarono per farla vivere fino alla nascita della piccola, avvenuta il 19 dicembre. Carolina morì il 4 gennaio. Una tragedia adesso anche la morte della bambina, che aggiunge dolore e disperazione alla vicenda già accaduta, e spegne anche l’ultima speranza della famiglia di vivere un po’ di serenità.

Un brutto periodo anche per l’ospedale Santobono, finito nel mirino con le due tragedie avvenute a pochi giorni di distanza, e tra la gente c’è paura e sgomento nel dover trascorrere qualche ora di ricovero in ospedale. E quelli che invece al momento sono ricoverati insistono per prolungare il ricovero per paura che a casa possa accadere qualcosa.

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