A Bologna registrato un primo caso di Dengue

A Bologna, è stato accertato il primo caso di Dengue; sono state già prese varie misure di sicurezza che prevedono la disinfestazione degli spazi privati della persona colpita, di quelli pubblici vicini alla sua abitazione o da lui eventualmente frequentati.

A Bologna registrato un primo caso di Dengue

A Bologna si è registrato un caso di contagio di virus Dengue, una febbre che colpisce normalmente coloro che vivono in quelle zone del nostro pianeta in cui si raggiungono livelli di caldo e di umidità molto elevati (solitamente nei Paesi africani e tropicali). Fino a qualche giorno fa questo virus era praticamente sconosciuto all’Italia ma probabilmente, vista l’estate calda e torrida che si è appena conclusa, ha deciso di “trasferirsi” anche nel nostro amato Paese. Un caso che ha interessato anche il marò Girone qualche settimana fa.

Subito dopo la segnalazione e la conferma da parte del Dipartimento di Sanità Pubblica sono state programmate per la notte tra sabato e domenica scorsa le varie misure di profilassi, cioè le disinfestazioni delle aree private e degli spazi pubblici (parchi, strade…) vicini all’abitazione della persona colpita dal virus (nei quartieri di Santo Stefano e Navile).

Il Comune di Bologna ha specificato, al fine di evitare inutili allarmismi, che la Dengue “è una malattia infettiva che normalmente ha un decorso benigno con una fase acuta che dura circa una settimana, mentre possono rimanere dolori articolari per alcuni mesi. La terapia è di tipo sintomatico e serve soprattutto a ridurre i dolori”, aggiungendo anche che “situazioni di criticità non possono che confermare la particolare attenzione del Comune sul tema della lotta alla zanzara tigre: i trattamenti periodici di prevenzione per evitare il proliferare della zanzara sono obbligatori per tutti i proprietari o conduttori di aree e terreni”.

L’amministrazione cittadina inoltre consiglia: “È indispensabile che i soggetti privati provvedano a trattare con specifici prodotti larvicidi i pozzetti e i tombini di raccolta delle acque piovane, eliminino l’acqua dai sottovasi e non vengano lasciati secchi o contenitori con l’apertura rivolta verso l’alto, evitando in questo modo il ristagni idrici che possono essere oggetto di sviluppo larvale della zanzara tigre”.

Per ora sembra comunque che la situazione sia tranquilla e sotto controllo.

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