Uno dei due marò, Salvatore Girone, che ancora si trova in India al centro di un contenzioso internazionale, ha contratto la febbre dengue ed è attualmente ricoverato nell’ospedale di Nuova Delhi. A rassicurare sulle sue condizioni di salute è il ministero della Difesa, che conferma come al momento le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni e la malattia sta seguendo il normale decorso.
Il ministro Pinotti ha parlato già con il fuciliere di Marina, che è in India da più di tre anni. A controllare le sue condizioni ci hanno pensato due medici italiani che sono andati in India, ma già stanno partendo anche la moglie Vania e i figli del militare. Anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, ha contattato il fuciliere e si è accertato personalmente delle sue condizioni di salute.
La febbre di Dengue è una patologia che colpisce spesso i militari che si trovano in missione all’estero, e il fatto che due medici siano partiti dall’Italia per assistere il fuciliere non desta sospetto perché pare che sia una prassi del tutto normale. E infatti la Difesa ha detto: “E’ normale perché ogni volta che un nostro militare in missione all’estero ha problemi di salute, viene sempre raggiunto da sanitari italiani”.
Michele Girone, il padre di Salvatore, ha aggiunto:“Salvatore ha preso questa infezione e si sta curando.Ora sta un po’ meglio”. Il compagno di Girone, Massimiliano Latorre, accusato insieme al ficiliere dell’omicidio di due pescatori indiani nel 2012, è rientrato in Italia per curarsi dopo un malore.
Nel frattempo sono quattro le iniziative giudiziarie intraprese per la liberazione dei maò ma sospese fino a nuovo ordine in India. La decisione sarà emessa in seguito alla sentenza del 24 agosto scorso dal Tribunale internazionale per il diritto del mare di Amburgo, e anche in seguito all’ordinanza dettata ovviamente dalla Corte Suprema a New Delhi mercoledì scorso. Da qui si deciderà la sorte dei marò.