YouTube: novità podcast, migliorie YouTube TV, censura in Russia, round 2 contro Vanced

Tra una querelle (con la Russia) e l'altra (contro Vanced), YouTube si accinge all'ennesima rivoluzione, questa volta all'insegna dei podcast: ecco di cosa si tratta.

YouTube: novità podcast, migliorie YouTube TV, censura in Russia, round 2 contro Vanced

A pochi giorni dall’ultimo “carico” di novità in proprio favore, YouTube ha comunicato una piccola miglioria per YouTube TV, anche se implementazioni più intriganti si prospettano per i podcast della piattaforma. Nel mentre, la grande Y prosegue la sua crociata contro le alternative illegali, e si appresta ad affrontare la scure della censura russa. 

Negli scorsi giorni, Google ha intrapreso un’azione legale contro YouTube Vanced (che tra le tante cose permette di visionare i contenuti di Y senza pubblicità), in conseguenza della quale il relativo progetto è stato interrotto, anche se gli sviluppatori hanno assicurato che sarà possibile usare l’app per tutto il suo ciclo vitale (2 anni). Non paga del risultato ottenuto, Mountain View è passata al secondo round, stringendo il cappio attorno al collo del progetto in questione avvalendosi di Play Protect, l’antivirus del Play Store che, ora, contrassegna come dannoso e da rimuovere il tool manager dello YouTube Vanced, ovvero YouTube Vanced Manager.

Un’altra querelle che vede protagonista YouTube è quella con le autorità russe. Nelle scorse ore, il Roskomnadzor, l’ente regolatore delle comunicazioni nella Federazione russa, ha accusato YouTube di partecipare alla guerra d’informazione contro la Russia, e si accinge ipso facto ad avviare, alla luce dell’articolo 13.41 del locale Codice degli illeciti amministrativi, due provvedimenti amministrativi contro la piattaforma in questione, rea di non aver rimosso contenuti giudicati falsi in merito alla “operazione militare speciale” del Cremlino (l’invasione dell’Ucraina insomma). Nell’eventualità di una condanna, Google potrebbe essere costretta a pagare l’equivalente di 95mila dollari (8 milioni di rubli) che, in caso di recidiva, arriverebbero al 20% delle entrate annue del colosso americano. 

Controversie a parte, non sono mancate le novità in quota “costruens” per YouTube.  La piattaforma, mediante un cinguettio su Twitter, ha spiegato d’aver avviato il roll-out, via attivazione da server remoto, della modalità picture-in-picture in favore di YouTube TV eseguito su iPhone e iPad (quindi su dispositivi con iOS e iPadOS). Curiosamente tale implementazione arriva quando su iOS si è solo affacciata un’anteprima di una funzionalità similare in favore di YouTube standard. 

In merito ai progetti futuri, Podnews è riuscita a mettere le mani su un documento interno di Google, di 84 pagine, dal quale si desume ben più della sola roadmap dei suoi podcast. In particolare, viene spiegato che verrà sperimentata l’importazione agevolata dei podcast via apposito feed RSS, e che tali contenuti, addizionati con annunci audio venduti da Google e partner terzi, saranno centralizzati nella nuova home youtube.com/podcasts (ancora non funzionante sebbene non effettui il redirect alla home di YouTube). Infine, in favore dei creatori di audio first, saran messe a disposizione nuove metriche e, dulcis in fundo, sarà possibile esportare i dati elaborati da YouTube nelle principali piattaforme di analisi delle performance per podcast (es. PodtracChartable e Nielsen).

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