Reduce da tante novità, non solo societarie, ma anche funzionali (basti pensare all’avviso che invita a condividere i tweet più che a screenshottarli), il social network Twitter si è cimentato in due ulteriori novità interessanti, di carattere professionale, qui di seguito documentate.
Nell’ultimo anno, Twitter ha annunciato diverse novità di livello professionale. Una di queste si è aggiunta da poco, come comunicato dallo stesso social che, nell’annunciare una nuova dashboard di analisi, ha assicurato che la stessa permetterà ai professionisti di “monitorare le prestazioni, scoprire le offerte di prodotti e attingere a risorse aggiuntive“. Proclami a parte, la nuova schermata Professional Home accentra le statistiche chiave per misurare il successo del proprio account, tra cui quante persone abbiano cliccato sui link, visitato il profilo, senza rinunziare a metriche canoniche come il tasso di coinvolgimento e le impressioni totali dei tweet.
Secondo Social Media Today, si tratta più che entro di un riediting di quanto già si poteva ottenere attraverso gli strumenti forniti da Twitter Analytics, con la differenza che le stesse info, accompagnate dai “collegamenti ad altre opzioni e strumenti del tuo account professionale“, sono più semplici da visualizzare nella forma attuale, che apre – tra l’altro – anche la strada a ulteriori “strumenti di approfondimento in futuro“.
Al momento, non c’è una concordanza di opinioni sul fatto che i consumatori occidentali siano interessati a far shopping tramite i social. Nell’eventualità che questo trend decolli pure da noi, però, tante piattaforme si stanno attrezzando, e anche Twitter è tra queste visto che, dopo aver lanciato i test del modulo negozio sui profili professionali e di nuovi tipi di annunci interattivi, ora è partito, come documentato dalla leaker Jane Manchun Wong, il test per introdurre nei tweet nuove schede di prodotto.
Queste ultime dovrebbero da una parte evidenziare al meglio i nuovi prodotti e, dall’altra, portare allo shop sul proprio profilo professionale (magari per “alimentare più scoperte sugli acquisti“) o all’elenco dei prodotti disponibile sul proprio sito web ufficiale.