Nelle passate settimane, diversi leaker hanno rinvenuto conferme del fatto che il social Twitter stesse lavorando alla funzione per modificare un tweet pubblicato: in quelle occasioni emerse come, più che modificare il tweet originario, mantenendone lo stesso ID, con conseguenti difficoltà di gestione nel back-end della piattaforma, se ne sarebbe creato uno nuovo (purché il riediting avvenisse entro 30 minuti dalla condivisione di quello originale), con un altro identificativo, e un modo per far vedere la cronologia di tutti i cambiamenti intercorsi dalla pubblicazione.
Il punto di domanda, però, riguardava l’aspetto che avrebbe avuto, una volta pubblicato, ll tweet modificato. La risposta a tale quesito è stata appena fornita dalla leaker Jane Manchun Wong, che – grazie all’analisi della web app di Twitter – ha condiviso a tal proposito alcuni screenshot esplicativi, dai quali si può desumere come il tweet modificato apparirà con a fianco l’icona di una matita/penna e l’etichetta recante la parola di “modificato” (per ora invero redatta in modo un po’ troppo piccolo e incongruente col resto dell’interfaccia della piattaforma).
Toccando o cliccando su tale parola, si visualizzerà la cronologia delle modifiche del tweet originale. Sempre la Wong ha fatto un’altra importante precisazione a proposito della funzione di modifica dei tweet (per altro da non confondersi con quella che permette di annullare il tweet appena pubblicato per correggere un errore di battitura che, appannaggio degli iscritti a Blue, ricorda un’analoga funzione presente pure su Gmail).
Nello specifico, siccome il vecchio e il nuovo tweet saranno due entità separate, ognuna con un proprio ID, sarà anche possibile collegarsi direttamente al vecchio tweet (quello originale, cioè) con la conseguenza che, in quel caso, se ne vedrà accanto l’etichetta “C’è una nuova versione di questo Tweet”, intervenendo sulla quale si verrà portati al nuovo tweet (quello “modificato”).
Un’ultima scoperta fatta dalla Wong in merito alla funzione di modifica dei tweet (che, come noto, verrà provata dapprima dagli utenti di Blue “nei prossimi mesi“) riguarda, infine, i contenuti multimediali (es. GIF, video, immagini) allegati al tweet originali: a quanto pare la feature, che potrebbe modificare il seguito il suo comportamento in merito, tenderebbe a ricaricarli più che a riutilizzarli, all’insegna di una prassi che è risultata essere sin da subito poco efficiente.