Era il Maggio scorso quando Twitter cominciò a testare la funzione Twitter Circle, differente dalle Comunità del social (raggruppamenti di utenti sulla base di interessi comuni), che permetteva non solo di restringere il pubblico dei propri cinguettii (prima era possibile farlo solo nei riguardi di chi poteva rispondere ai propri tweet), ma anche di creare conversazioni più intime, e di consolidare o serrare i legami con alcuni utenti in particolare.
La feature dei Twitter Circle è stata poi estesa progressivamente a un numero sempre maggiore di sperimentatori e, infine, ottenuti dei feedback molto positivi, come adozione e consenso, il social del canarino azzurro ha annunciato, tramite il suo account ufficiale, il roll-out della funzione, globalmente per tutti, sia lato mobile (Android e iOS) che lato web (twitter.com).
Per adoperare la funzione Twitter Circle, utile anche nell’evitare che “la persona sbagliata veda il Tweet sbagliato” oltre che per potersi rivolgere ai propri amici personali nella stessa timeline che si usa per la propria audience nella sua interezza, basta seguire pochi e pratici accorgimenti. Nello specifico, a ogni creazione di un tweet, prima che lo stesso sia inviato, verrà chiesto all’utente di definire il suo pubblico, potendo scegliere di condividere un tweet con tutti, come prima, o solo col proprio Twitter Circle.
Quest’ultimo può arrivare a 150 persone, con i vari membri che vi possono essere aggiunti o rimossi in qualsiasi momento, senza che giunga loro alcuna notifica, tal che non si ingenerino malumori o ritorsioni.
Coloro che faranno parte del Twitter Circle, vedranno effigiati in basso da un badge di color verde i tweet inviati in quest’ambito, ma non potranno ritwittarli o condividerli (essendo, in un certo senso, dei contenuti “esclusivi”): in compenso, solo chi farà parte di un Twitter Circle potrà vedere quali tweet vi siano stati inviati, all’insegna di un discorso valido, anche se il proprio profilo è pubblico, per le risposte che ad essi saranno tributate.