Twitter, nelle scorse ore, ha annunciato di essere al lavoro sulla risoluzione di un problema, e attuato silentemente un piccolo cambiamento. Nel frattempo, l’estrosità del nuovo proprietario Elon Musk gli è ritorta contro in un modo alquanto divertente.
Da quanto ha comprato Twitter, Elon Musk ha spesso cambiato la descrizione del suo account, in modo a dir poco originale. Nelle scorse ore, però, ha cambiato anche il nome del suo account, rimanendo vittima delle policy del social, che ora gli stanno impedendo di tornare sui suoi passi. Nello specifico, Musk ha cambiato il nome del suo account in “Mr. Twitter” (il signor Twitter) in riferimento a come lo ha chiamato, per un errore freudiano, l’avvocato Nicholas Porritt.
Quest’ultimo, in un processo contro Musk, rappresenta un pool di piccoli azionisti che accusano l’imprenditore di aver manipolato il mercato quando, nel 2018, twittò, senza che poi se ne facesse nulla, di voler trasformare anche Tesla in una società privata, ritirandola dalla Borsa (cosa, come accennato, non avvenne, anche se Musk attribuisce il mancato sviluppo al fatto che venne meno l’appoggio finanziario da parte del partner Arabian Public Investment Fund).
Passando a cose più concrete, ma sempre riguardanti Twitter, il social nella giornata di ieri ha reso noto ufficialmente di star indagando su alcuni problemi (peggioramento delle prestazioni) accorsi agli endpoint di ricerca (“RESTful Tweet v2 e le API storiche Enterprise e Premium”) della piattaforma, però non segnalati da Downdetector o dalle lamentele degli utenti.
Qualcosa di cui gli utenti si stanno invece accorgendo riguarda il cambiamento del carattere predefinito su Twitter che – secondo alcuni utenti – ora è vicino a essere simile al Serif. Twitter, che ha licenziato molti dipendenti e il suo team di comunicazione, non ha commentato la cosa, né ha rendicontato la novità tramite l’account ufficiale di supporto. Secondo l’ingegnere del software Molly White, la scelta del nuovo carattere, per ora visibile sul web, ma non ancora su iOS e lato mobile, sarebbe da imputarsi al tentativo di rendere la vita più difficile ai truffatori, visto che consentirebbe di distinguere meglio le maiuscole dalle lettere minuscole, una prassi di camuffamento spesso usata dagli hacker assumere l’identità altrui.