Twitter: novità anti hate speech e video manipolati, CEO Dorsey in discussione

Reduce da alcuni importanti cambiamenti societari, Twitter si è rilanciato in termini di novità a tutela dei propri utenti, comunicando migliorie nelle policy di contrasto all'hate speech e l'effettiva entrata in vigore delle etichette anti video manipolati.

Twitter: novità anti hate speech e video manipolati, CEO Dorsey in discussione

Di recente, Twitter ha preso a rinnovarsi profondamente, avviando il test delle proprie Storie, battezzate “Fleet“: nel contempo, la piattaforma social di San Francisco, di recente coinvolta in un profondo riassetto societario, ha inasprito le proprie policy contro l’hate speech e iniziato a segnalare i contenuti manipolati. 

Sin dal 2018, Twitter ha varato delle politiche di contrasto ai discorsi di incitamento dell’odio che, col passare del tempo, hanno previsto serie sanzioni, comprensive anche del ban, per coloro che offendevano la controparte sulla base del genere sessuale o della razza, e che disumanizzavano i gruppi religiosi.

Ora, però, secondo l’account ufficiale Twitter Safe è il momento di uno step ulteriore nella tutela dei soggetti deboli e, infatti, verranno sanzionati anche coloro che indirizzano ad altri improperi sulla base di malattie, disabilità, o dell’età (es. contro gli anziani). Col passare del tempo, fanno sapere dal quartier generale del canarino azzurro, sulla base di ricerche interne e di consulti a livello globale con gruppi di esperti, verranno introdotte sempre nuove categorie protette.

È dal mese scorso che Twitter ha annunciato, al pari di Facebook, il proprio impegno contro i media manipolati allo scopo di creare disinformazione in vista delle prossime presidenziali USA, calendarizzate (coronavirus permettendo) per il prossimo Novembre: a quanto pare, però, i primi risultati in tal senso si iniziano a vedere, dacché la piattaforma ha annunciato di aver già scovato ed etichettato il primo video manipolato, rappresentato da una clip che, diffusa dal social media manager della Casa Bianca, Dan Scavino, ritraeva Joe Biden, il leader democratico più accreditato di poter sfidare Trump, nel mentre parlava dell’eventuale rielezione del tycoon americano. 

A causa di un curioso bug alla feature tuttavia, l’etichetta “Manipulated media” tenderebbe ad apparire solo allorché il video appaia nella propria TimeLine, e non anche cercandolo nell’apposito form. 

Nonostante la piattaforma negli ultimi due anni sia andata in attivo, riuscendo a superare i 3 miliardi di dollari di ricavi nel 2019, si profilano tempi bui per il CEO, Jack Dorsey: di recente, il fondo Elliott Management ha raggranellato circa il 4% delle azioni del microblog, mentre il fondo hi-tech Silver Lake ha investito 1 miliardo di dollari nella piattaforma. Ambedue le realtà porteranno un proprio uomo nel consiglio d’amministrazione e, pur mantenendo Dorsey nel ruolo di CEO, costituiranno un comitato (comprensivo anche di altre 3 personalità) che, entro l’anno, dopo averne analizzato l’operato, valuteranno un eventuale piano di successione: l’accusa mossagli, nello specifico, è di dedicare troppe attenzioni a Square, società di pagamenti digitali di sua proprietà, e di aver ceduto il timone dell’innovazione, detenuto ai tempi di Vine, fenomeno dei microvideo che, qualche anno fa, era paragonabile a TikTok. 

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