Gratificata da buoni risultati finanziari e in termini di abbonati, YouTube, piattaforma multimediale da ormai 14 anni sotto l’egida di Google, ha annunciato alcune misure contro i video deepfake nel mentre quelle per la tutela dei bambini hanno comportato forti restrizioni su celebri tracce musicali della Disney. Il tutto mentre, a Marzo, la piattaforma della grande Y potrebbe dire addio alla sua abituale interfaccia desktop.
Anche Alphabet (la holding di Google), nei giorni scorsi, ha diffuso i dati del proprio Q3 finanziario e, per l’occasione, si è focalizzata, tra le note liete, sui risultati di YouTube, col CEO (Sundar Pichai) che ha spiegato come, in termini di utenza combinata, YouTube Premium e YouTube Music (con profilo a pagamento) abbiano raggiunto i 20 milioni di abbonati, sbarcando – nel solo ultimo anno – in circa 50 nuovi mercati, e tamponando la concorrenza anche con piani prepagati. Per YouTube TV, invece, gli abbonati sarebbero solo 2 milioni, con l’attenuante che il servizio – ad oggi – è attivo nei soli USA.
Anche la “vil pecunia” ha avuto la sua attenzione, nella teleconferenza di Alphabet con gli investitori, con Ruth Porat, direttrice finanziaria del gruppo, che ha confermato i crescenti buoni risultati, in termini di introiti, della piattaforma fondata nel 2005 dal trio Jawed Karim, Steve Chen, e Chad Hurley, visto che dagli 8.15 miliardi di dollari di introiti pubblicitari del 2017 si è saliti nel 2018 a 11.15 miliardi di dollari e, lo scorso anno, si è toccato quota 15.1 miliardi di dollari.
Nel mentre incomincia ufficialmente la stagione elettorale in America, con i caucus democratici in Iowa, sul blog della piattaforma multimediale, la vice responsabile per le politiche pubbliche e gli affari governativi, Leslie Miller, ha annunciato che Google, stante lo scopo di mantenere YouTube un ambiente di sano dibattito politico ed una fonte affidabile di informazioni, vieterà e rimuoverà quei video che – tecnicamente falsificati o manipolati – potrebbero causare gravi danni, ingannando le persone (es. come le dichiarazioni fallaci sui criteri di eleggibilità o un video che annunci il non realmente avvenuto trapasso a miglior vita di un politico).
Di recente, Google, per rispettare le direttive del COPPA (Child Online Protection Act), ha deciso che le canzoni destinate ai minori siano contrassegnate come “made for kids“, con conseguenti restrizioni a tutela dei pargoli: il problema, lamentano alcuni utenti, è che il tutto ha finito col riguardare anche diverse hit Disney, tra cui “Let it Go” di Frozen 1, con la conseguenza che, ad esempio, non è possibile riprodurle in un miniplayer, applicarvi i mi piace / non mi piace, ed aggiungerle alle playlist.
Nel mentre si attende che la problematica in questione giunga a una soluzione, YouTube si appresta ad andare incontro a una vera e propria rivoluzione nella user experience. Dal 2017, infatti, Mountain View sta testando, con continui nuovi arricchimenti, una rinnovata interfaccia per la piattaforma web based della grande Y, con la differenza che, sino ad ora, gli utenti potevano anche tornare indietro al layout classico. Partendo da Marzo, però, non sarà più possibile il downgrade estetico in questione e, per questo motivo, da qui in avanti, saranno sempre di più gli utenti che, fermi al vecchio layout, saranno invitati a passare a quello nuovo, mediante un avviso che li renderà edotti sulla relativa compatibilità del browser in uso.