Twitter: etichetta per media e funzionari di Stato, test iOS su condivisione tweet

Il noto microblog ha diramato due comunicati ufficiali, nelle scorse ore, a seguito dei quali è stato confermato un test funzionale su iOS, e prospettato l'arrivo di un'etichetta informativa per gli account di media e funzionari di Stato.

Twitter: etichetta per media e funzionari di Stato, test iOS su condivisione tweet

Periodo di grandi esperimenti, su iOS, per Twitter che, dopo aver esteso il test di coloro che possono stabilire chi può rispondere ai tweet pubblicati, ha avviato un ulteriore collaudo, volto a migliorare l’esperienza d’uso degli utenti della piattaforma: il tutto nel mentre, in ottica trasparenza, arriva una nuova etichetta chiarificatrice.

Normalmente, quando si va a condividere un contenuto lato mobile dall’apposita icona, è disponibile un “foglio di condivisione”, recante le app e i contatti più utilizzati e con maggiore frequenza, onde agevolare la condivisione del contenuto verso specifiche piattaforme e persone. Qualcosa di simile è in arrivo anche all’interno dell’app di Twitter per iOS

A darne notizia è direttamente l’account di Twitter Support (@TwitterSupport) che, nello specifico, ha spiegato come, su iOS, sia partito il test in base al quale, tippando sull’icona “Condividi Tweet“, si aprirà un menu contestuale elencante quelle che sono, per l’utente, le principali app in uso, in modo che, sostanzialmente, i tweet reputati più interessanti possano essere agevolmente veicolati verso l’esterno della piattaforma. 

Infine, una novità, in qualche modo legata anche ai recenti contrasti di Twitter con il clan Trump, volta a evidenziare in maniera più netta la natura della comunicazione proveniente da personalità politiche e da media di Stato: secondo quanto comunicato con un post ufficiale dal team del canarino azzurro, presto, sarà applicata un’etichetta esplicativa agli account di alti funzionari (es. ambasciatori, leader diplomatici, ministri degli esteri, portavoce, autorità istituzionali) di 5 membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu (inizialmente Cina, USA, Russia, UK, e Francia, sebbene in seguito ne verranno accluse altre nazioni) ed a quelli dei media con legami statali (attenzione riservata anche ai membri senior del loro staff, ed alle firme più importanti). 

Il provvedimento in questione sarà notificato per tempo agli account interessati, di modo che i relativi intestatari potranno appellarsi per tempo affinché la suddetta etichetta non venga applicata. 

Continua a leggere su Fidelity News