Covid, i social media limitano l’account del Presidente Trump a causa di alcune disinformazioni sulla pandemia

Facebook e Twitter hanno deciso di prendere provvedimenti seri nei confronti del Presidente USA Donald Trump, reo di alcune disinformazioni e post riguardo la pandemia globale che sta preoccupando sempre più.

Covid, i social media limitano l’account del Presidente Trump a causa di alcune disinformazioni sulla pandemia

Nella giornata di mercoledì, i social media quali Facebook e Twitter hanno preso provvedimenti contro il presidente degli Stati Uniti Donald Trum per aver diffuso disinformazione sulla pandemia dal momento che i suoi account ufficiali e quelli della campagna elettorale hanno violato le regole. Facebook ha rimosso dall’account ufficiale di Trump il post di un videoclip di un’intervista realizzata a Fox News in cui ha affermato che i bambini sono “quasi immuni” dal Covid-19.

Nel video che è stato rimosso, il presidente Trump, in un’intervista telefonica, afferma che le scuole avrebbero dovuto riaprire. Continua dicendo: “Se guardi i bambini, i bambini sono quasi – e direi quasi sicuramente – ma quasi immuni da questa malattia e hanno un sistema immunitario più forte.” I commenti e post sono giunti circa tre mesi prima delle elezioni in cui la tematica sul Coronavirus è a un punto cruciale e i social media hanno chiarito negli ultimi mesi che non tollereranno la disinformazione sulla pandemia globale.

La decisione rappresenta una sorta di svolta per Facebook, il cui amministratore delegato, Mark Zuckerberg, è da tempo un sostenitore della libertà di parola sul social network. Zuckerberg sotto pressione alla fine di giugno ha dichiarato che il social avbrebbe rimosso i post che incitano alla violenza, compresi quelli dei leader politici, e che il social apporrà etichette sui post che violano il discorso di odio o altre politiche.

Twitter, nel frattempo, ha assunto una posizione più aggressiva, segnalando molti dei tweet di Trump per disinformazione e persino impedendo a suo figlio Donald Trump Jr. di twittare per 12 ore per aver infranto le regole sul Coronavirus. Twitter ha dichiarato di aver nascosto il post della campagna elettorale e che non avrebbe potuto twittare di nuovo fino a quando il messaggio non fosse stato eliminato, anche se è possibile presentare ricorso. 

L’account personale di Trump ha anche ricondiviso il video originariamente pubblicato dal Team Trump, ma è stato rimosso dopo il blocco del tweet originale. La portavoce di Twitter Liz Kelley ha dichiarato che il tweet “viola le regole di Twitter sulla disinformazione da Covid-19“. Il proprietario dell’account dovrà rimuovere il tweet prima di poter nuovamente twittare.

Il portavoce di Facebook Andy Stone ha dichiarato: “Questo video include false affermazioni secondo cui un gruppo di persone è immune da Covid-19 che è una violazione delle nostre politiche sulla disinformazione dannosa della pandemia”. 

Dal momento che molti bambini hanno avuto sintomi più lievi a causa del virus, i ricercatori hanno scoperto che sono ancora in grado di diffonderlo ad altre persone, compresi gli adulti a casa e, in ambito scolastico, agli insegnanti. In base a quanto ha dichiarato Theodore Ruel, capo del reparto di Pediatric Infectious Diseases and Global Health dell’Università della California, a San Francisco, “i bambini possono trasmetterlo, anche se in misura minore rispetto agli adulti”. 

Secondo i Centers for Disease Control and Prevention, è emerso che più di 240 mila bambini hanno manifestato sintomi molto simili al Covid negli USA e sei di loro sono morti a causa di una malattia da sindrome infiammatoria multisistemica. Ruel ha affermato che con misure di sicurezza adeguate, come mascherina e distanza, e un programma di test funzionante e tracciamento dei contatti, le scuole per i bambini più piccoli potrebbero essere abbastanza sicure da riaprire.

Dal momento che i contagi continuano a crescere negli USA, molte scuole riapriranno con la didattica online, mentre altre hanno scelto di seguire il normale iter scolastico con lezioni in presenza. 

Facebook aveva precedentemente disattivato dozzine di annunci pubblicati dalla campagna di rielezione del presidente Trump che includeva un simbolo usato una volta dai nazisti per designare prigionieri politici nei campi di concentramento. L’azienda ha dovuto affrontare crescenti pressioni per moderare meglio il sito. Più di 1.000 inserzionisti hanno aderito al boicottaggio per quanto riguarda i diritti civili, inclusi Disney e Verizon. E quasi due dozzine di procuratori generali hanno inviato una lettera in cui hanno criticato il social nella giornata di mercoledì.

I cambiamenti sono almeno un parziale allontanamento dalla tradizionale deferenza dell’azienda nei confronti dei discorsi che ritiene “degni di nota”, come anche la decisione di non rimuovere altri post dello stesso presidente degli USA. Twitter, che ha apposto un’etichetta di avvertimento su un post simile, ha optato per una politica più dura nel rispondere a quelle che considerava violazioni delle politiche, anche da parte dei politici.

Twitter ha preso provvedimenti anche su altri tweet del presidente Trump che ha reputato molto fuorvianti. Twitter, il mese scorso, ha limitato l’account del figlio di Trump per un limite di 12 ore, riguardo a un tweet di disinformazione sull’idrossiclorochina

Zuckerberg ha affrontato domande difficili da parte dei legislatori una settimana fa mentre si trovava a Capitol Hill insieme ad altri grandi amministratori delegati su questioni riguardanti l’antitrust. Numerosi repubblicani gli hanno posto alcune domande sul fatto che la compagnia censurasse alcuni pareri

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