Se Atene piange, Sparta non ride. Il celebre detto che lega le vicende di due note poleis della Storia classica vale sempre più anche per il mondo dei social con anche Twitter che, al pari di Facebook, ha diverse problematiche da affrontare, nonostante – dal fronte del canarino azzurro – provengano anche non poche novità positive, certo più numerose di quelle in lavorazione presso la piattaforma professionale Linkedin, di casa Microsoft.
Secondo quando reso noto dall’agenzia stampa Associated Press, in seguito al bug che permise l’accesso alle informazioni private degli utenti del client Android della piattaforma, a quanto pare non comunicato come da GDPR europeo entro le 72 dalla scoperta, la società del CEO Jack Dorsey potrebbe incorrere, per mano del garante della privacy di riferimento, quello irlandese, in una multa pari al 2% del suo fatturato annuo o pari ad almeno 10 milioni di euro (a seconda di quale delle due sanzioni sia la più pesante). Considerando che lo scorso anno il canarino azzurro ha fatturato 3,46 miliardi di dollari, il conteggio è presto fatto: la salatissima multa potrebbe ammontare a 69 milioni di dollari.
In compenso, la fucina creativa del microblog non si è affatto arrestata. L’account ufficiale della piattaforma ha reso noto il rilascio di una funzione, già scoperta in lavorazione più di due mesi fa, a tutela degli utenti che ricevano richieste di messaggi da account non conosciuti: in questo caso, il destinatario della richiesta potrà visualizzare in anticipo alcune info di contesto sul mittente, tra cui ad esempio i profili che lo seguono. Accettando la proposta di messaggio, quest’ultimo verrà visualizzato assieme alle informazioni del relativo profilo mittente.
Ovviamente, non mancano le novità relative ai Fleets, anche se ancora in fase di sviluppo e, quindi, non palesi. Secondo il leaker Alessandro Paluzzi, i tecnici di Twitter starebbero lavorando alla possibilità di impreziosire il nuovo formato in questione con degli adesivi/stickers: inoltre, anche se ora tale funzione non è ancora funzionante (il messaggio precisa: “Non ancora disponibile per tutti“), presto i Fleets saranno supportati anche nella webapp, in particolare con la visualizzazione, nei messaggi privati DM, delle risposte ad essi destinate.
Infine, da una comunicazione ufficiale della piattaforma, si apprende del rilascio, in forma “early access”, delle nuove API V.2 che, utilizzate dagli sviluppatori indipendenti per realizzare client alternativi, permetteranno cose ad oggi non concesse, tra cui la visualizzazione in tempo reale dello stream, dei sondaggi e delle conversazioni, l’implementazione dei filtri anti-spam, etc. Tuttavia, per innestare le funzionalità più evolute occorrerà richiedere l’accesso al livello a pagamento di tali API, sebbene quello base, gratuito, dovrebbe soddisfare le esigenze dell’80% dei developer.
Anche Linkedin, secondo quanto viene reso noto sempre dal leaker Alessandro Paluzzi, sta dandosi molto da fare nel migliorare le sue funzionalità: le Storie della piattaforma, al momento attuale messe a disposizione solo in pochi mercati (Australia, Brasile, Emirati Arabi Uniti, Paesi Bassi e Francia), presto beneficeranno di un’opzione, che permetterà di selezionare il target cui essere rese disponibili, magari circoscrivendolo in base al criterio linguistico. Sempre in un momento successivo, la piattaforma professionale di Microsoft permetterà di ricordare gli utenti passati a miglior vita attraverso la “memorializzazione” del profilo, già possibile ad esempio su Facebook.