Twitter, come ogni grande piattaforma del web, continua la sua lotta contro la disinformazione, fattasi particolarmente presente nell’attuale contingenza emergenziale da coronavirus: messa in campo una nuova etichetta di segnalazione ad hoc, per rendere gli utenti più consapevoli di quel che leggono sul microblog azzurro, dal quartier generale di San Francisco si è anche continuato a lavorare, sottotraccia, a una funzione sempre più prossima all’eventuale rilascio.
Poco meno di un mese fa, verso la fine di Aprile, la proverbiale leaker Jane Manchun Wong, analizzando una versione di Instagram notò, sia nel caso di Android che di iOS, evidenze del prossimo arrivo della feature “Retweet citati” che, a quanto pare, sarebbe andata avanti nello sviluppo, secondo quanto confermato dalla giovane programmatrice in una più recente indiscrezione: negli screenshot condivisi in Rete, è possibile notare, disposto su una riga a parte, forse nel caso di post con molti like, un apposito contatore deputato a conteggiare, a beneficio dell’autore del post e degli altri utenti, i contenuti che siano stati ricondivisi aggiungendovi un commento.
Secondo quanto testimoniato a suon di indiscrezioni dalla Wong, tale novità su Android sarebbe affiancata a una finestra nella quale, attraverso due schede switchabili per i retweet semplici e quelli con commenti, si potrebbero avere sott’occhio in un colpo solo tutti i messaggi pubblicati, che potrebbero essere attenzionati con maggior facilità, nel caso siano stati commentati e/o ricondivisi molte volte.
Infine, un’iniziativa ufficiale da parte di Twitter, che già a inizio anno aveva cominciato ad etichettare a scopo di avvertimento quei post contenenti media ritoccati (come nel caso della clip rallentata avente per protagonista la speaker della Camera USA, Nancy Pelosi): una similare iniziativa, a carattere anche retroattivo rispetto alla data dell’annuncio, è stata varata nei riguardi dei tweet contenenti informazioni fuorvianti o contestate in tema coronavirus.
Nei casi più gravi, ovvero di messaggi appurati come falsi che possano causare disordini civili, violenze di massa o minacce alla sicurezza di gruppi o persone singole, la piattaforma potrà decidere di rimuoverli mentre, nel caso dei contenuti semplicemente contestati o non verificati, apparirà un’etichetta con i link a contenuti di approfondimento sul COVID-19, o un avviso che coprirà l’intera notizia (comunque visualizzabile) preavvertendo che alcuni o tutti i dati contenuti nel tweet siano in contrasto con le linee guida stilate sul tema coronavirus dagli esperti di salute pubblica.