TikTok e X: nuove sfide per le piattaforme sociali

TikTok sta fronteggiando un disegno di legge degli Stati Uniti che potrebbe costringerlo alla vendita, mentre X affronta restrizioni in Brasile e Venezuela a causa di controversie politiche e legali.

TikTok e X: nuove sfide per le piattaforme sociali

Le piattaforme sociali TikTok e X (ex Twitter) stanno affrontando sfide significative, rispettivamente negli Stati Uniti e in America Latina. Entrambe le situazioni evidenziano come le questioni legali e le dispute politiche possano influenzare il futuro di queste piattaforme e le loro operazioni globali.

TikTok e la battaglia legale contro il progetto di vendita negli Stati Uniti

Il 18 agosto 2024, TikTok ha presentato la sua ultima opposizione legale contro il disegno di legge che mira a costringere la piattaforma alla vendita. In questo ultimo aggiornamento, TikTok e la sua casa madre ByteDance hanno definito il disegno di legge come “la restrizione alla libertà di parola più ampia della storia del paese“. TikTok sostiene che i requisiti imposti dal disegno di legge siano tali da rendere impossibile l’adempimento prima della sua entrata in vigore, prevista per inizio anno prossimo. Il documento legale di TikTok accusa il governo degli Stati Uniti di basare il disegno di legge su supposizioni e dichiarazioni errate anziché su prove concrete.

TikTok contesta l’idea che la piattaforma e ByteDance stiano collaborando con il governo cinese per minacciare la sicurezza nazionale, chiedendo che il tribunale respinga il disegno di legge o ne ritardi l’implementazione. Il governo degli Stati Uniti, d’altra parte, ha accusato TikTok di aver monitorato le visualizzazioni degli utenti americani su questioni sensibili e di aver condiviso tali dati con ByteDance, che è obbligata a trasferire le informazioni al governo cinese su richiesta. TikTok spera di prolungare il termine del divieto fino al 2026, nella speranza che una possibile vittoria di Donald Trump alle prossime elezioni possa cambiare la situazione, considerando la sua opposizione al divieto, nonostante la sua precedente iniziativa nel 2020.

X e le restrizioni in Brasile e Venezuela

Il 18 agosto 2024, anche X si trova al centro di controversie in America Latina. In Venezuela, il presidente Nicolás Maduro ha firmato un decreto per bloccare l’accesso nazionale a X per 10 giorni, a causa di una disputa politica e personale con Elon Musk. La causa di questo divieto sembra essere l’accusa di Musk di “incitare all’odio” e la preoccupazione del governo venezuelano per il potenziale di incitamento alla rivolta. In Brasile, già orfano del defunto social Koo, X affronta ulteriori difficoltà. Le autorità brasiliane hanno ordinato la chiusura di alcuni account accusati di diffondere notizie false e discorsi d’odio. Elon Musk ha dichiarato di non voler bloccare questi account, nonostante un’ordinanza del tribunale brasiliano.

Come risposta, X ha deciso di chiudere il proprio ufficio in Brasile, ma l’app rimane operativa. Tuttavia, le minacce di arresto per i dipendenti locali e le tensioni con il giudice Alexandre de Moraes potrebbero avere un influsso negativo significativo. Il Brasile rappresenta il sesto mercato per numero di utenti attivi di X, con 21 milioni di utenti, e un divieto prolungato potrebbe avere gravi conseguenze economiche e di immagine per la piattaforma. 

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