Netflix: tra la lotta alla condivisione dell’abbonamento e novità in ambito contenuti

Dopo aver alzato le tariffe in Irlanda e Regno Unito, Netflix si avvia a raggranellare altri fondi per le serie e i film da produrre (tra cui quelli, premiatissimi, d'animazione) mettendo in cantiere misure concrete per ostacolare la condivisione impropria degli abbonamenti.

Netflix: tra la lotta alla condivisione dell’abbonamento e novità in ambito contenuti

Ammesso di non esser contraria a uno schema che preveda l’erogazione di contenuti ads based, ma intanto messi in campo dei rincari, per ora in Gran Bretagna e Irlanda, Netflix si è subito dedicata al voltar pagina, all’insegna dei contenuti e della lotta alla condivisione impropria degli account al di fuori dell’ambito familiare.

La prima novità in salsa Netflix di quest’avvio di coda settimanale riguarda i contenuti, col colosso del mondo OTT che, negli scorsi giorni, in occasione della cerimonia di premiazione degli Annie Awards (gli Oscar dell’animazione), ha recitato la parte del mattatore, visto che – oltre a due statuette conferite alla miniserie giovanile spagnola “Maya and the Three” – la serie animata Arcane (basata su League of Legends) e il lungometraggio d’animazione “I Mitchell contro le macchine” hanno conseguito 17 statuine (su 31), vincendo ognuna delle categorie in cui erano stati proposti, col clou rappresentato dalla vittoria sia come miglior contenuto televisivo che come miglior film. 

Sempre in quota contenuti, Netflix ha comunicato che, dal 18 Marzo, sbarcherà su YouTube (in forma di video-registrazione degli episodi), Apple Podcasts e Spotify il suo primo podcast, “Prossimamente”, condotto da Chiara Galeazzi (speaker e autrice su Radio Deejay) e Filippo Ferrari (editor di Rolling Stone Italia, noto per il podcast “Pop Porno” che raccontava le “storie più incredibili della cultura pop“). Il tema del podcast in episodi di Netflix sarà relativo al come poter proporre nuove serie alla piattaforma, e vedrà i due conduttori interagire con personaggi della cultura pop e persone che han già lavorato con Netflix, per giocare a sviluppare le serie in corso o – tenendo conto di quelle più apprezzate – tentando di idearne di nuove (e improbabili) con la recondita speranza, appunto, di riuscire a piazzarle alla grande N per svoltare. 

Tanti e tali contenuti, a cui si aggiunge la continua offerta di novità anche in quota gaming, richiedono alla piattaforma californiana ingenti investimenti, non facili da reperire visto che la sua crescita si è frenata e considerando la crescente concorrenza nel settore (basti pensare che, dall’unione di Warner Media e Discovery nascerà un servizio che unirà HBO Max e Discovery+). In conseguenza di ciò, non stupisce la doppietta di test appena annunciati da Netflix sul proprio blog ufficiale.

Nel dettaglio, nelle scorse ore, il responsabile dell’innovazione di prodotto della piattaforma, Chengyi Long, ha annunciato che, nelle prossime settimane, in Costa Rica, Però e Cile, ogni membro di un abbonamento Standard o Premium potrà aggiungere sino a due persone extra (che, cioè, non fanno parte della sua famiglia, identificate via indirizzi IP, ID del dispositivo, etc), pagando una piccola quota (2.99 Dollari in Costa Rica, 7.9 Sol in Perù, 2.380 Pesos in Cile) per ogni utente esterno aggiunto che, da par suo, avrà un proprio account con username e password, oltre a consigli personalizzati. 

Collegato a questo test, con coinvolgimento degli utenti dei piani Basic, Standard, e Premium, verrà anche testato il trasferimento dei profili utenti (con annesso seguito di cronologie di visioni, suggerimenti personalizzati e liste di cose da vedere) verso nuovi account (magari nella speranza che qualche utente con status di membro “aggiuntivo” voglia “avviare un abbonamento del tutto nuovo per conto proprio. 

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