Meta: novità impostazioni, censura capezzoli, nuovi accordi, ancora Trump

Si avvia al week end con un bel carico di novità Meta che, tra nuovi accordi, e funzioni in favore degli utenti, trova anche consolazione dai primi effetti positivi dei suoi investimenti nell'intelligenza artificiale.

Meta: novità impostazioni, censura capezzoli, nuovi accordi, ancora Trump

Meta, la nota holding che controlla WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger, inizia a mostrare i primi segnali positivi dei suoi investimenti nell’AI e, intanto, annuncia diverse novità che semplificano l’uso dei suoi servizi da parte degli utenti. Nel mentre, arrivano anche novità in senso più inclusivo, e si fanno sempre più insistenti le voci di una riammissione per l’account di Donald Trump. 

Partendo dalle novità più concrete, Meta ha annunciato una serie di implementazioni che, ufficiali da oggi, saranno introdotte su Instagram, Facebook e Messenger nel corso dei prossimi mesi. In primis, diverse impostazioni, come quelle relative a password, dettagli personali, preferenze pubblicitarie e opzioni di sicurezza, saranno spostate nell’hub “Centro account”, introdotto circa due anni fa all’interno delle tre piattaforme poc’anzi menzionate. Lo scopo di questa miglioria è semplificare per i consumatori l’esperienza delle impostazioni, dimostrando nel contempo agli attenti enti regolatori come Menlo Park si stia impegnando nel semplificare la gestione dei dati da parte dei consumatori“. 

Anche con lo scopo di consentire una personalizzazione degli annunci che aggiri l’ATT (App Tracking Transparency) di iOS, Meta ha previsto di aiutare gli utenti nel fare scelte più coerenti tra le sue piattaforme, tanto che ora potranno stabilire in un unico posto le preferenze degli annunci sia per Facebook che per Instagram. Piccoli restyling aiuteranno “le persone a vedere come la loro attività viene inviata ad altri siti Web e app per alimentare gli annunci” e, in più, verranno aggiunte anche opzioni grazie alle quali riuscire a veder meno annunci di cose che non interessano agli utenti. 

Altra notizia positiva per Meta arriva dal nuovo accordo stipulato con Shutterstock, con cui già aveva collaborato per i progetti OpenAI e LG AI Research. Ora, con la nuova partnership, Shutterstock metterà a disposizione di Meta, per l’addestramento della sua intelligenza artificiale, il suo bouquet di immagini, video e musica in alta qualità, e porterà sul mercato nuove offerte creative.

Nelle scorse ore, l’Oversight Board, il consiglio di supervisione autonomo formato da giuristi, esperti, e accademici, che suggerire a Meta la modifica delle sue policy e si pronuncia sui ricorsi più spinosi indirizzati a Menlo Park, ha assunto una decisione secondo cui vanno riviste le regole che proibiscono le immagini a torso nudo delle donne, auspicando “criteri chiari che rispettino gli standard internazionali sui diritti umani“, visto che le regole attuali sono discriminatorie verso gli intersessuali, i transgender, e i non binari. Meta, nell’accogliere con favore questa raccomandazione, che dovrebbe recepire entro 60 giorni, ha spiegato via portavoce che “sta costantemente evolvendo le politiche per contribuire a rendere le piattaforme più sicure per tutti“. Insomma, si va forse verso la rimozione della censura dei capezzoli

Un’altra (parziale) buona notizia arriva dagli analisti di Morgan Stanley. Come noto, Meta sta investendo molto nell’intelligenza artificiale e nella relativa infrastruttura: ciò, secondo gli esperti, sta portando ai primi positivi effetti, tra cui offerte pubblicitarie migliorate, maggior tempo di visione e migliore corrispondenza sui Reel. Tuttavia, continua il report, “l’incremento dei ricavi e dell’engagement derivante da questi investimenti richiederà probabilmente del tempo (fino al 23° anno?)“. 

Donald Trump, candidato alle presidenziali USA del 2024, è da qualche tempo stato riammesso su Twitter e presto potrebbe accadere lo stesso sulle piattaforme di Meta. NBC News, infatti, è venuta in possesso di una lettera inviata da colui che cura la campagna elettorale del leader conservatore in cui, lamentando la distorsione e l’inibizione del dibattito pubblico a causa del ban di Trump, veniva chiesto un incontro con Meta per ridiscutere della riammissione di Trump. La piattaforma di Zuckerberg intanto ha risposto che è già in cantiere che venga presa una decisione in merito la prossima settimana. 

In calce, una piccola nota stonata per Meta. Il colosso in questione è stato multato dall’AGCOM italiana per aver “violato le norme sul divieto di pubblicità di giochi d’azzardo“. La multa è però davvero piccola per un’azienda del genere, che dovrà pagare appena 750mila euro

Continua a leggere su Fidelity News