Meta, che di recente ha annunciato il prossimo addio alle sue iniziative di shopping su Facebook durante i live streaming, sembra già essersi lasciata le difficoltà alle spalle, guardando al futuro, come dimostrato dall’avvio di un test pubblico di “sensibilizzazione” della streaming app “Super” e dal varo, per ora solo in forma di demo negli USA, del nuovo risponditore evoluto BlenderBot 3.
Di tanto in tanto, Meta prova a sviluppare internamente (non sempre con successo) nuove applicazioni con cui espandere il suo portafoglio di piattaforme, a oggi comprensivo di Facebook, Messenger (ex chat interna del social), WhatsApp e Instagram (realtà acquisite ormai da diversi anni). Nelle scorse ore, secondo quanto riportato da Business Insider e TechCrunch, il colosso di Menlo Park ha incominciato a testare pubblicamente una nuova piattaforma di streaming frutto dell’NPE (New Product Experimentation) team: si tratta di “Super“, presentato nel 2020 e testato internamente per due anni, finendo con l’assomigliare più che a Cameo a Twitch.
Super, testato da qualche giorno da un centinaio di influencer, tra cui la star tiktoniana Vienne Skye e l’influencer hi-tech Andru Edwards, che, per usare brevemente (mezzora) la nuova piattaforma sono stati pagati tra i 200 e i 3.000 dollari, in particolare, permette – per ora solo lato web – di avviare uno streaming, interagendo con gli spettatori (ai quali è concessa anche la facoltà di lasciare dei suggerimenti), e guadagnando delle entrate (in questa fase lasciate al 100% ai creators), grazie a un sistema di mance e all’accesso a varie funzionalità, previste durante il live streaming secondo un sistema a più livelli.
Infine, ancora in quota Meta arriva l’annuncio del varo, per ora solo in forma di demo per gli utenti USA (geo-not-available.blenderbot.ai), del suo nuovo chatbot BlenderBot 3, con cui gli utenti possono intrattenere conversazioni naturali.
Il nuovo bot, addestrato inizialmente con 20mila conversazioni afferenti a un migliaio di argomenti, è risultato essere offensivo o inappropriato solo nello 0,16% dei casi ed è stato più preciso del 47% – rispetto al predecessore – in merito alle risposte fornite. Attualmente, la nuova creazione di Meta, tesa a un continuo miglioramento, oltre a permettere il click sulle risposte, onde consentire di vedere come mai siano state fornite, chiede ogni volta un feedback sulla risposta fornita, accettando like, dislike e anche una risposta libera, in forma di campo testuale da compilare, in merito a quel che non ci è piaciuto.