Il social network X sotto accusa per il limitare i collegamenti ai concorrenti

Le pratiche di limitazione dei collegamenti esterni da parte di X sollevano preoccupazioni antitrust, richiedendo un esame attento delle autorità competenti. La concorrenza leale nel mondo digitale è in gioco.

Il social network X sotto accusa per il limitare i collegamenti ai concorrenti

 Il noto social network X, precedentemente conosciuto come Twitter, è finito nuovamente sotto i riflettori per le sue pratiche di limitazione dei collegamenti che portano gli utenti su altre piattaforme concorrenti. In particolare, piattaforme come Threads, Facebook, Instagram, Bluesky e Substack sembrano essere le principali vittime di queste restrizioni.

 Un’analisi condotta dal sito The Markup ha rivelato che gli utenti di X devono attendere circa due secondi e mezzo per accedere ai collegamenti esterni, mentre la maggior parte delle pagine all’interno della piattaforma si carica in appena 30-40 millisecondi. Questa discrepanza evidenzia una notevole differenza nei tempi di caricamento, con i collegamenti verso le reti Meta (ossia Facebook, Instagram) e piattaforme come Bluesky e Substack che richiedono più di 60 volte il tempo necessario per le pagine interne di X.

Per dimostrare questa disparità, il sito The Markup ha persino sviluppato uno strumento che permette di monitorare i tempi di caricamento per qualsiasi dominio. Questa non è la prima volta che X è accusato di pratiche di limitazione simili. Nel mese di aprile di quest’anno, l’allora Twitter fu accusato di bloccare le pubblicazioni contenenti collegamenti al concorrente Substack. Elon Musk, che ha acquisito la piattaforma l’anno scorso, ha smentito queste affermazioni successivamente. Ad agosto, il Washington Post ha rivelato che X aveva imposto un ritardo anche su altri siti di social media e organizzazioni giornalistiche che erano state pubblicamente criticate da Musk sulla piattaforma stessa. I domini interessati includevano importanti testate giornalistiche come il New York Times e Reuters.

In quel periodo, gli utenti dovevano aspettare ben cinque secondi prima di essere reindirizzati ai link esterni. Dopo l’eco generato dalla segnalazione, X rimosse alcune delle restrizioni, tra cui quelle relative a Times e Reuters. Al momento, non è chiaro se X abbia cessato completamente di limitare i collegamenti ai social network concorrenti. Va sottolineato che Elon Musk ha pubblicamente espresso la sua ostilità nei confronti di Meta (Facebook) e Mark Zuckerberg. Finora, nessun rappresentante della piattaforma ha commentato pubblicamente la questione. 

Tuttavia, alcuni giuristi consultati dal sito The Verge hanno sottolineato che il comportamento di X potrebbe sollevare preoccupazioni antitrust e attirare l’attenzione delle autorità competenti, le quali potrebbero intraprendere azioni per garantire una concorrenza leale nel panorama digitale. Resta da vedere come questa situazione si svilupperà e se comporterà conseguenze legali per il social network X.

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