Facebook: per risolvere i problemi di quest’anno serviranno anni

Facebook ha registrato un 2018 completamente in negativo e i motivi sono tanti. Il 2018 è l'anno nero di Facebook e Zuckerberg vede abbandonare la gestione anche dai fondatori di Whatsapp e Instagram.

Facebook: per risolvere i problemi di quest’anno serviranno anni

Ci troviamo negli ultimi giorni del 2018 e si può stabilire che quest’anno non è stato uno dei migliori per Facebook, il noto social network, ma, anzi, sono arrivati tanti di quei problemi alla piattaforma che il 2018 può essere definito come un vero e proprio anno nero.

Mark Zuckerberg, in un post lungo pubblicato sul suo profilo Facebook, ha affermato che, per risolvere i problemi, riscontrati in questi ultimi 12 mesi, servirà almeno un anno e sono stati studiati dei piani pluriennali per risolvere man mano tutti i difetti riscontrati nel sistema.

Facebook: il 2018 in breve

Principalmente, ciò che ha creato un bel po’ di problemi alla piattaforma social più famosa al mondo è l’aspetto che riguarda la privacy, le interferenze elettorali, e altre questioni di sicurezza. Facebook, unito a Whatsapp e Instagram, al momento conta più di 2 miliardi di utenti attivi ogni mese, e il primo problema legato a Cambridge Analytica è iniziato proprio a marzo.

Facebook è stato accusato di aver dato i dati di milioni di utenti in mano alle società, e il 19 dicembre gli Stati Uniti hanno fatto causa a Zuckerberg per la mancata sicurezza mostrata nei confronti degli utenti. A luglio, si è verificato un crollo in borsa piuttosto grave, sempre a seguito dei problemi con Cambridge Analytica ma, nel secondo semestre, la crescita delle quotazioni è stata molto lenta.

Alcuni dei manager più famosi hanno, inoltre, abbandonato la gestione di Facebook: prima se ne sono andati i fondatori di Whatsapp e, nel mese di settembre, anche i fondatori di Instagram hanno dato forfeit. Nel post che Zuckerberg ha pubblicato sul suo profilo, sono stati elencati una serie di manovre per risolvere tutti i problemi nati fino ad oggi. Innanzitutto, è in progetto un piano investimenti per la rilevazione di account falsi e diminuire il numero di informazioni a cui le app che si collegano a Facebook possono accedere. Gli incitamenti all’odio, invece, non potranno mai essere realmente risolti.

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