Facebook: nuova talpa, problemi con istituzioni ed Apple, novità su Oculus Go e risposte vocali ai post

Nuovi rumors sono emersi a proposito delle future funzionalità di Facebook che, come promesso, ha sbloccato l'utilizzabilità del suo vecchio visore Oculus Go: nel mentre, però, emergono nuovi problemi per la privacy, altre talpe, e questioni con le istituzioni

Facebook: nuova talpa, problemi con istituzioni ed Apple, novità su Oculus Go e risposte vocali ai post

Una talpa tira l’altra. Sembra essere questo il trend in casa Facebook, dove un altro ex dipendente ha incominciato a vuotare il sacco su alcune criticabili routine in quel di Menlo Park che, più o meno negli stessi giorni, è finito nel mirino di alcuni avvocati USA, per aver tentato di aggiornare i sistemi anti-tracciamento di Safari, e delle istituzioni indiane. Per fortuna, come sempre accade con Facebook Inc, non mancano le novità in positivo, come lo sviluppo in corso di un nuovo modo per rispondere ai post, e lo sblocco del firmware per i sistemi operativi Oculus Go

Dopo quanto accaduto nelle scorse settimane ad opera della talpa Frances Haugen, nuovi documenti – ammontanti a centinaia di pagine – sono stati consegnati alla SEC (la Consob americana) da un altro ex dipendente. Nei documenti consegnati vengono mosse nuove accuse al colosso di Menlo Park: innanzitutto, viene spiegato che i dirigenti del social, nel 2017, fossero consapevoli del ruolo giocato dalla piattaforma nel farsi volano per le interferenze russe in vista delle elezioni presidenziali del 2016, anche se non se ne curarono visto che erano convinti che il tutto si sarebbe risolto in un nonnulla, con le istituzioni poi focalizzate su altro nel mentre Facebook avrebbe continuato a macinare soldi. In occasione delle elezioni presidenziali del Novembre 2020, invece, ci si è rifiutati di applicare a Trump ed alleati le regole di sicurezza vigenti nella piattaforma, per timore di ritorsioni da parte loro che potessero frenare la crescita della società.

Sempre tra le accuse della nuova talpa, riportate dal Washington Post, figura l’asserzione di come gli algoritmi di Facebook, secondo un test fatto con un finto utente (Carol Smith, che tra gli interessi aveva Trump e Fox News), indirizzino gli utenti verso gruppi estremisti (es, con la proposta di entrare in gruppi riconducibili ai cospirazionisti di QAnon). Non meno grave sarebbe l’esistenza di gruppi segreti, cioè non figuranti nei risultati delle ricerche nei quali, in ragione dei pochi controlli effettuati, avverrebbero attività illegali, dalla vendita di droga al traffico di antichità rubate. 

Dalle autorità indiane, e precisamente dal Ministero dell’elettronica e dell’informatica, è arrivata la richiesta a WhatsApp di rintracciare il primo originario di alcune informazioni, con la piattaforma che si è opposta in ragione della privacy, una motivazione che, secondo le autorità di Nuova Delhi, non ha fondamento visto che, nel caso di Facebook e WhatsApp, si tratta di “imprese multimiliardarie, quasi singolarmente basate sull’estrazione, la proprietà e l’archiviazione dei dati privati ​​di persone fisiche in tutto il mondo e, successivamente, la monetizzazione degli stessi“. 

Nel 2020, una serie di procuratori generali ha intentato una causa anti trust nei riguardi di Facebook e Google per aver manipolato il mercato pubblicitario alterandone le aste: negli scorsi giorni, secondo il portale AppleInsider, un aggiornamento di tale causa ha compreso prove secondo cui i due colossi tecnologici avrebbero anche collaborato nel redigere strumenti per aggirare i tool della privacy allestiti da Apple in Safari, in modo da poter continuare a tracciare gli utenti.

Qualche buona notizia, da Facebook, è comunque arrivata, col social che, come promesso da John Carmack, CTO di Oculus Consulting, ha effettivamente rilasciato una versione sbloccata del sistema operativo per il visore Oculus Go, col quale si permette agli utenti di poter installare qualsivoglia app desiderino. In futuro, inoltre, secondo quanto scoperto dal leaker Alessandro Paluzzi, nel caso lo sviluppo della funzione andasse avanti, potrebbe essere possibile rispondere ai post con clip vocale di 10 secondi

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