Facebook: assalto a Clubhouse, Feed con meno politica, privacy e cause legali

Secondo quanto comunicato ufficialmente, Facebook mostrerà meno post politici nei Feed: assieme al test in questione, sembra partito internamente anche lo sviluppo di un'app simil Clubouse, per le chat vocali.

Facebook: assalto a Clubhouse, Feed con meno politica, privacy e cause legali

Il noto social network Facebook, nuovamente bersagliato da cause legali per l’immarcescibile affaire Cambridge Analytica, corso ai ripari per sanare una vulnerabilità alla privacy degli utenti su Messenger e Instagram, si appresterebbe a copiare le principali funzionalità di Clubhouse, con un’app sviluppata internamente: nel frattempo, è partito il test per dare minor visibilità ai contenuti politici. 

Il mese scorso, Mark Zuckerberg palesò l’intenzione di “abbassare la temperatura” del social, dando meno visibilità ai contenuti politici, troppo divisivi ed evitando di suggerire gruppi a tema politico: un primo step di questo cambio di rotta è stato appena avviato, in base a quanto comunicato da Aastha Gupta, responsabile del product management di Menlo Park, secondo cui, a partire da alcuni mercati (questa settimana in Indonesia, Brasile e Canada, poi in quelle successive negli USA), sarà modificato il Feed in modo da ridurre la visibilità dei post i cui contenuti siano di tipo politico (gli utenti potranno sempre partecipare a gruppi politici o cimentarsi in discussioni in tema). Nell’ambito del test, che non impatterà sulle informazioni relative al coronavirus, diffuse dall’OMS e da altre organizzazioni sanitarie globali, nè sulle comunicazioni diffuse da servizi e agenzie governative, saranno anche adoperati vari segnali per classificare i contenuti politici nei feed delle persone” per stabilire quale “approccio usare nel futuro“.

In tema di future iniziative è destinato a far discutere anche quando pubblicato dal New York Times sulla base di alcune fonti interne rimaste anonime, secondo cui Facebook, già nota in passato per aver copiato le Storie di Snapchat e i mini video di TikTok su Instagram, starebbe sviluppando internamente una funzionalità simile a Clubhouse (il sistema di chatroom audio a inviti per iOS, valutato 1 miliardo di dollari, con circa due milioni di utenti settimanali e oltre sei milioni di iscritti ). Il servizio in questione, sulla cui esistenza vi è stata una parziale ammissione di Facebook (dettasi da sempre intenzionata a perfezionare i modi per far interagire le persone tramite audio e video), sarebbe ancora alle prime fasi di sviluppo, con un nome interno che potrebbe cambiare in sede di rilascio finale.

Non mancano, come spesso accade, dei problemi per Facebook. Inc. Il portale Business Insider ha scoperto che nel Regno Unito è stata intentata una causa, contro Facebook, con esito atteso entro 3 anni, per aver perso il controllo” sui dati di 1 milione di utenti, in Inghilterra e Galles, in occasione de caso Cambridge Analytica: se condannata, per Facebook potrebbe aprirsi la strada a diversi risarcimenti individuali.

Risale allo scorso Ottobre la scoperta, da parte dei ricercatori Bakry e Mysk, di un comportamento lesivo per la privacy, che si verificava ogni volta che venivano condivisi dei link sulle app di messaggistica del gruppo di Zuckerberg: nello specifico, l’anteprima che si generava faceva sì che l’app di messaggistica adoperata scaricasse sui server di Menlo Park, indipendentemente dalle dimensioni, l’intero contenuto del link, con possibile anche divulgazione degli indirizzi IP. A quanto pare, Facebook, che aveva parlato inizialmente di un funzionamento “come previsto“, è cosa invece ai ripari, su Messenger e Instagram (DM), rimuovendo la generazione automatica dell’anteprima dei link, in favore degli utenti europei, protetti anche nel caso interloquiscano con persone situate al di fuori dell’Europa.

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