Discovery di Warner Bros sospende la pubblicità sul social X (Twitter)

Warner Bros. Discovery ha deciso di sospendere la spesa pubblicitaria su X, dopo i commenti controversi del proprietario Elon Musk e un rapporto che ha rivelato che gli annunci di importanti aziende sono stati pubblicati accanto a contenuti filo-nazisti.

Discovery di Warner Bros sospende la pubblicità sul social X (Twitter)

Discovery si è unita ad Apple, Disney, IBM e Lionsgate nel sospendere la spesa pubblicitaria su X, secondo quanto ha confermato un portavoce a The Information. In base a quanto riferito, anche NBCUniversal e Paramount hanno sospeso la spesa. I rappresentanti di NBCUniversal e Paramount non hanno risposto immediatamente a una richiesta di commento.

L’esodo degli inserzionisti segue i commenti del proprietario di X, Elon Musk, che questa settimana ha affermato che un post antisemita era “la vera verità” e che era “estremamente incasinato” che ai bianchi non fosse permesso essere orgogliosi della propria razza. Venerdì, Musk ha anche minacciato di citare in giudizio l’organizzazione no-profit di sinistra Media Matters, che questa settimana ha pubblicato un rapporto in cui si scopre che X pubblicava annunci di importanti inserzionisti accanto a contenuti filo-nazisti.

La pausa pubblicitaria segnalata da NBCUniversal è particolarmente significativa dato che Linda Yaccarino, CEO di X, cui diversi interlocutori stan chiedendo in queste ore (anche al matrimonio della figlia), di dimettersi, ha trascorso 11 anni presso NBCUniversal, più recentemente come presidente della pubblicità e delle partnership globali, prima di unirsi a X a maggio con il mandato di risanare la sua attività pubblicitaria in difficoltà.

Venerdì, Yaccarino ha ripubblicato la minaccia di Musk di citare in giudizio Media Matters, in cui affermava che Media Matters aveva creato un’esperienza “artificiale” per verificare se gli annunci pubblicitari sarebbero apparsi accanto ai contenuti filo-nazisti. La minaccia di Musk di citare in giudizio Media Matters ha suscitato reazioni contrastanti. Alcuni hanno sostenuto che Musk sta cercando di intimidire Media Matters e di impedire che pubblichi ulteriori rapporti critici su X. Altri hanno affermato che Musk ha il diritto di citare in giudizio Media Matters se ritiene che l’organizzazione abbia diffamato X.

Indipendentemente dal fatto che Musk proceda con la sua causa, la sua minaccia ha già avuto un impatto significativo sulla attività pubblicitaria di X. L’azienda ha già perso miliardi di dollari di fatturato a seguito dell’esodo degli inserzionisti. È probabile che la perdita di fatturato continui se Musk non cambierà atteggiamento. L’esodo degli inserzionisti da X ha gravi conseguenze per l’azienda. In primo luogo, sta causando una perdita significativa di fatturato. Secondo eMarketer, X ha generato 10,5 miliardi di dollari di entrate pubblicitarie nel 2022. Se la perdita di fatturato continua, X potrebbe non essere in grado di sostenere le proprie operazioni. In secondo luogo, l’esodo degli inserzionisti sta danneggiando la reputazione di X. L’azienda è ora associata a contenuti antisemiti e filo-nazisti. Questa associazione potrebbe rendere difficile per X attirare nuovi inserzionisti e utenti. In terzo luogo, l’esodo degli inserzionisti sta rafforzando la posizione di Media Matters. L’organizzazione ha dimostrato di essere in grado di esercitare una pressione significativa su X.

Ciò potrebbe incoraggiare altre organizzazioni a denunciare le pratiche di X. È difficile dire cosa riserva il futuro a X. Se Musk non cambia atteggiamento, l’azienda potrebbe essere costretta a chiudere. Tuttavia, è anche possibile che Musk riesca a convincere gli inserzionisti a tornare. In questo caso, X dovrà implementare misure per garantire che i suoi annunci non vengano pubblicati accanto a contenuti controversi. Indipendentemente dal futuro di X, l’esodo degli inserzionisti è un evento significativo. È un segno che le aziende stanno diventando sempre più sensibili al contenuto dei siti web su cui pubblicano i propri annunci.

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