Pomeriggio Cinque, Barbara D’Urso commette un errore e si scusa con il pubblico

Nel corso della puntata della trasmissione "Pomeriggio Cinque", Barbara D'Urso ha avuto un momento di confusione e ha voluto immediatamente chiedere scusa ai telespettatori.

Pomeriggio Cinque, Barbara D’Urso commette un errore e si scusa con il pubblico

Si sono create alcune polemiche nel corso della puntata della trasmissione “Pomeriggio Cinque”, in onda tutti i giorni della settimana alle ore 17 e condotta dalla presentatrice Barbara D’Urso. Quest’ultima ha avuto momenti di confusione, ma è riuscita a chiarire l’errore ai milioni di telespettatori.

La situazione si è verificata quando la conduttrice ha mandato in onda un servizio riguardante i flashmob presenti nelle città. Tra queste è spiccata quella di Salerno e, in quel momento, si sono create delle polemiche, per il fatto che la D’Urso ha scambiato questa città per Napoli. Successivamente, però, la presentatrice di “Live – Non è la D’Urso”, si è resa conto dell’errore e ha voluto chiedere scusa al pubblico.

Le scuse in diretta della conduttrice

La conduttrice, infatti, aveva detto che Salerno si trova in provincia di Napoli, definizione sbagliata che lei stessa ha chiarito in pochi secondi. Barbara D’Urso non ha avuto problemi a fare le proprie scuse: d’altronde, dopo la gaffe, ha dimostrato il proprio affetto nei confronti della città di Salerno e degli stessi salernitani.

Nel corso della puntata della sua trasmissione andata in onda lunedì 16 marzo, riguardo a questa città, aveva espresso parole di lode: “Salerno è Salerno, amo i salernitani”. Inoltre l’intento della presentatrice era quello di mostrare ai telespettatori il flashmob nel comune di Salerno dove, nonostante il momento così difficile, le persone cercano di rimanere unite attraverso iniziative esemplari.

Il tema centrale della puntata è stato quello del coronavirus, con la presenza di alcuni ospiti importanti. Un esempio si ritrova nella partecipazione dell’oncologo Paolo Antonio Ascierto che ha avuto modo di parlare della sperimentazione del farmaco. Queste sono state le dichiarazioni del professore che ha affermato: “Appena abbiamo avuto l’idea, abbiamo cercato i medici cinesi con cui siamo in contatto e ci hanno confermato che anche loro lo avevano provato con successo in 20 pazienti su 21”.

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