Non voglio cambiare pianeta: Jovanotti su RaiPlay racconta il suo viaggio tra Cile e Argentina

Jovanotti sorprende il suo pubblico con una pedalata di 4000 km che lo ha portato a intraprendere una grande avventura umana tra Cile e Argentina. L'intero viaggio è racchiuso in un docutrip, di sedici puntate, che verranno trasmesse su RaiPlay dal 24 aprile.

Non voglio cambiare pianeta: Jovanotti su RaiPlay racconta il suo viaggio tra Cile e Argentina

Con la sua fedele bicicletta, Jovanotti è diventato il protagonista assoluto di un inedito docutrip, intitolato “Non voglio cambiare pianeta”, che racconta il suo entusiasmante viaggio tra deserti, villaggi sperduti, parchi nazionali, città moderne e coste oceaniche spettacolari: “Mi piace chiamarlo docu-trip perché ha dentro anche qualcosa di psichedelico. In realtà è un formato indefinibile”. 

Iniziata tra gennaio e febbraio scorsi, l’avventura è stata vissuta dall’amato cantautore in totale solitaria: una pedalata di 4mila chilometri da Santiago del Cile a Buenos Aires. Diretto e montato da Michele Maikid Lugaresi, in stretta collaborazione con Federico Taddia, il documentario descrive i 40 giorni vissuti da Lorenzo Cherubini che si è rivolto al suo pubblico attraverso l’uso di una telecamera attaccata al manubrio diventando cosi un testimone instancabile di un viaggio verso l’ignoto.

Dal 24 aprile, le 16 puntate verranno trasmesse sulla piattaforma digitale RaiPlay e ognuna di essa è caratterizzata dal titolo di una poesia, proprio come il nome del docutrip che è stato preso da un verso del poeta cileno Pablo Neruda: “La poesia è la mia grande amica di questi giorni di lockdown, e ogni puntata abbiamo deciso di chiuderla con una poesia letta al cellulare, ognuna scelta in modo istintivo, seguendo la logica del viaggio disorganizzato”. Con questo lodevole progetto, Jovanotti coglie l’occasione per omaggiare anche altri grandi poeti come: Primo Levi; Mariangela Gualtier; Jorge Carrera Andrade; Antonio Machado; Luis Sepúlveda; Jorge Luis Borges.

Viaggiare per Lorenzo è sempre stata una grande passione che si è unita al suo infinito amore per musica, anche quest’ultima rappresenta per lui un viaggio abbellito di note, ritmo, esperienza, emozioni e cambiamento: “Viaggiare è un sogno che è arrivato nella mia vita prima della musica e che si è poi riflesso in tutto quello che faccio. Spero che anche chi non è mio fan inciampi in questo racconto e colga il senso del viaggio”.

Durante la sua lunga avventura, sono stati tanti i momenti di profonda riflessione su tematiche notevolmente rilevanti che sono state addolcite da istanti ricchi di sorrisi, commozione e bellezza. Lorenzo ha voluto onorare la vita, l’ambiente e la libertà senza cercare giudizi o risposte ma ponendo l’attenzione solamente su quelle domande che permettono di guardarsi dentro e di andare lontano con la mente.

Al ritorno dal suo sorprendente viaggio, il famoso e apprezzatissimo artista ha dovuto confrontarsi con gli effetti devastanti del coronavirus che, cambiando drasticamente le abitudini del mondo, ha costruito una realtà piena di dolori, perdite e tanta sofferenza: “Sono tornato e mi sono trovato dentro ad un altro isolamento, questa volta obbligato dalla natura stessa. Sono tornato impreparato a questo presente, ma ripensando a quei 4000 km a pedali mi rendo conto che neanche uno di quei km è andato perduto, perché mai come oggi è chiaro a tutti che la nostra vita è un grande viaggio pericoloso nell’ignoto, anche stando chiusi in casa”.

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