Durante la sesta puntata in diretta del “Grande Fratello Vip“, andata in onda venerdì 24 gennaio, sembra che Pago sia riuscito a scavare dentro il suo cuore e ha annunciato a tutti come si evolverà la sua storia con Serena Enardu. Una storia d’amore che poteva concludersi dopo la loro partecipazione a “Temptation Island Vip”, ma che sembra aver ritrovato nuova linfa vitale.
Il cantante è stato portato in confessionale da Alfonso Signorini dove gli ha ricordato la metafora calcistica usata mentre parlava con Fernanda Lessa: “E adesso la palla è passata a me. A che punto è la partita, Pago?” chiede il conduttore mantenendo la linea metaforica. Di tutta risposta, con un certo imbarazzo, Pago ha rivelato che il tempo dentro la Casa passa molto lentamente e, dopo aver visto una Instagram Story di Serena in cui la donna appare molto in apprensione, confessa di non voler perdere quella partita.
GF Vip, Pago ammette di aver pensato molto a Serena Enardu
Sul suo viso è chiaro quanto sia combattuto dentro e quanta fatica faccia nel dichiarare i suoi reali sentimenti che ancora ci sono e per lui risulta difficile nasconderli. Ma dopo aver ascoltato le sue parole, i fan della coppia sembrano riusciti a tirare un sospiro di sollievo perché sembra proprio che Pago abbia tutte le intenzioni di dare alla loro storia d’amore un’altra possibilità.
Dopo l’ennesimo: “Non voglio perderla questa partita“, Alfonso Signorini interviene: “Secondo me l’hai già vinta, Pago!” con l’applauso del pubblico che fa sentire la sua approvazione circa la decisione presa. Pago torna nella Casa e anche i suoi compagni, compreso Montovoli chiamato a commentare le parole ascoltate poco prima, si stringono intorno a lui e appoggiano questa sua decisione.
A chiudere il cerchio ci pensa l’opinionista Pupo che, cavalcando l’onda della metafora calcistica, ha concluso cantando: “Pago non aver paura di tirare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore“, parafrasando il capolavoro di Francesco De Gregori “La leva calcistica del ’68“.