"Doc – Nelle tue mani" narra la storia vera di Pierdante Piccioni: oggi il medico lotta contro il coronavirus

Dietro al personaggio di Andrea Fanti, protagonista principale della fiction "Doc - Nelle tue mani", si cela la storia vera del dottor Piccioni che è riuscito a superare le tragiche conseguenze di un pesante incidente stradale.

"Doc – Nelle tue mani" narra la storia vera di Pierdante Piccioni: oggi il medico lotta contro il coronavirus

Il medical drama Doc – Nelle tue mani, con protagonista Luca Argentero, racconta la storia vera di Pierdante Piccioni: un dottore che, in seguito ad un pesante incidente stradale, ha perso 12 anni di ricordi. Fino al 31 maggio 2013, il noto medico è stato primario di Pronto soccorso dell’ospedale di Codogno (Lodi) ma, dopo quella data, la sua vita è stata totalmente stravolta.

Appena uscito dal coma, Piccioni era convinto fosse il 25 ottobre del 2001 e ricordava principalmente di aver accompagnato i figli a scuola. Per il medico non è stato semplice ricostruire la propria memoria ma attraverso i ricordi degli altri è riuscito a mettere in ordine ogni pezzo mancante della sua vita: “Vivo di ricordi che mi restituiscono gli altri. Durante la riabilitazione, per recuperare il mio curriculum, ho riletto più di 60 mila mail che avevo inviato. Tra l’altro non ricordavo nemmeno di avere un indirizzo di posta elettronica… E talvolta pensavo: “Ma chi è quell’imbecille che ha scritto queste cose?”. Ero io!”.

Come raccontato dallo stesso a TV Sorrisi e Canzoni, riallacciare i rapporti umani con i colleghi e con la sua famiglia è stato notevolmente complesso: “Con mia moglie, che fa la psicologa, è stata abbastanza dura. E anche con i ragazzi ritrovarsi non è stato semplice”. Il buco nero ha inghiottito anni di emozioni, esperienze e sentimenti ma, al tempo, ha risucchiato errori del passato o atteggiamenti poco graditi dal nuovo Pierdante. 

Analogamente, la perdita di memoria ha donato una nuova linfa alla personalità di Pierdante: da rigido e crudo professionista, è diventato un uomo molto più disponibile e in grado di entrare facilmente in empatia con i suoi pazienti cosi da scoprire inediti e preziosi lati del suo carattere. In reparto, tutti hanno notato il suo grande cambiamento e scherzosamente i colleghi di Pierdante continuano con ironia a sottolineare tale mutamento: “Dottore, se avessimo saputo che lei veniva fuori così, gliela davamo noi molto prima una botta in testa”.

Dopo aver rinunciato al posto di primario, Pierdante Piccioni ha deciso di collaborare con l’Ospedale di Lodi dove si occupa di aiutare i disabili e i malati cronici con percorsi specifici: “Invece di andare in pensione per invalidità, ho chiesto e ottenuto di poter fare i test per tornare a fare il medico e li ho superati. Non mi importava essere il primario. Volevo stare in corsia con i mie pazienti”.

Oggi Pierdante combatte il Coronavirus e, insieme a tutti i suoi colleghi, non si è risparmiato per salvare la vita di moltissime persone. Attualmente, a causa del covid-19, l’Italia piange più di 12 mila deceduti e cerca di guarire più di 105 mila contagiati che stanno lottando contro gli effetti devastanti di questa terribile pandemia.

Prima della fiction Rai, la particolare vicenda del dottor Piccioni è stata raccontata, dal diretto interessato, mediante la stesura di un libro autobiografico intitolato “Meno dodici”: la cui riedizione sarà nuovamente disponibile in tutte le libreria dal prossimo 7 aprile. Nel frattempo, la fiction, messa in onda da Rai 1, ogni giovedì conquista ascolti record che vantano la presenza di oltre 7 milioni di spettatori.

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