Doc – Nelle tue mani: 3 differenze tra la fiction Rai e la storia vera di Pierdante Piccioni

La fiction "Doc - Nelle tue mani", che ogni giovedì conquista ascolti record, è tratta dalla storia vera del dottore Pierdante Piccioni. Il medical trama, però, presenta alcune differenze tra la realtà vissuta da Piccioni e quella televisiva di Andrea Fanti.

Doc – Nelle tue mani: 3 differenze tra la fiction Rai e la storia vera di Pierdante Piccioni

Per chi segue con costanza la fiction Doc – Nelle tue mani, il nuovo medical drama di Rai Fiction, non è di certo una novità sapere che: è tratta dalla storia vera del dottore Pierdante Piccioni. Il noto primario di Pronto soccorso dell’ospedale di Codogno (Lodi) ha dovuto affrontare gli effetti devastanti di un pesante incidente stradale che, nel 2013, ha stravolto la sua vita.

Per arricchire la trama, le puntante del fortunato medical drama (campione di ascolti) risultano un po’ distanti dalla realtà. Alcune differenze individuate delineano la divergenza tra la storia vera di Pierdante e quella televisiva di Andrea Fanti. Nello specifico, sono tre le variazioni narrative più marcate:

1) Pierdante Piccioni ha perso la memoria in maniera diversa rispetto a quella mostrata dalla fiction: durante la prima puntata di “Doc – Nelle tue mani”, trasmessa il 26 marzo, il pubblico di Rai 1 ha assistito alla scena in cui il primario Andrea Fanti, a seguito di un colpo di pistola alla testa, è finito in coma. A sparare è stato un parente di un paziente, morto in ospedale per un errore commesso da un vecchio collega di Fanti e ad esso attribuito. Al risveglio, si scopre che Andrea ha perso i ricordi degli ultimi dodici anni della sua vita. Diversa è la vicenda che riguarda Pierdante Piccioni che è stato vittima di un grave incidente stradale, dal quale è uscito miracolosamente vivo.

2) In ambito familiare: più semplice è la situazione di Pierdante, notevolmente ingarbugliata risulta quella di Andrea. Dopo l’incidente, Pierdante non riconosce i suoi figli che hanno circa una ventina d’anni. Durante la fase di riabilitazione, Pierdante trova il conforto e l’amore della moglie psicologa. Ben diversa e abbondantemente complicata è quella raccontata dalla fiction, che per esigenze televisive, ha dovuto giustamente intrecciare la vicenda: Andrea è divorziato dalla donna che è di fatto il suo capo e ha una relazione nascosta con una giovane collega. Anche il suo ruolo di padre è fortemente compromesso dal contrasto con la figlia e dal suo forte senso di colpa per la morte del piccolo Mattia, avvenuta a causa di un arresto cardiaco non individuato rapidamente dallo stesso Andrea.

3) Differenti sono gli anni in cui è ambientata la fiction, rispetto agli eventi reali che hanno colpito Pierdante: l’incidente stradale che ha causato la perdita di memoria a Pierdante è avvenuto nel 2013: la mente del primario si è catapultata emotivamente al 2001. Invece, le vicende che riguardano Andrea Fanti sono ambientate al 2020 e i suoi ricordi sono rimasti fermi al 2008.

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