YouTube: schede profilo rilasciate su Android, polemiche video ambientali suggeriti

In vena di aggiornamenti, YouTube - dopo aver attenzionato iOS - si è occupata degli Android users distribuendo le attese schede profilo sperimentate a Settembre: nel contempo, la piattaforma ha ricevuto delle critiche in tema di disinformazione ambientale.

YouTube: schede profilo rilasciate su Android, polemiche video ambientali suggeriti

Ormai avviato su iOS il roll-out, anche nella sezione Iscrizioni, dei filtri per argomenti, YouTube si è dedicata all’altra metà della “mela” mobile, con la distribuzione di una novità anche per Android: nel mentre, però, sono montate delle accese polemiche sul funzionamento dei suoi algoritmi per il suggerimento dei video.

Nelle scorse ore, Mountain View ha reso noto d’aver avviato la distribuzione, principiando da Android, di una novità testata verso Settembre, relativa alle “schede profilo“: queste ultime, presentate come un mezzo per aiutare le persone a connettersi, creando un clima amichevole, dopo aver esplorato gli altrui commenti, ma utili anche ai gestori dei Canali, che con esse potranno più facilmente scovare troll o fan più assidui da attenzionare, rispondono a un facile meccanismo di funzionamento.

Nella fattispecie, l’utente dovrà cliccare sull’altrui miniatura, posta accanto a un commento, per visualizzare in pop-up la relativa scheda profilo, comprensiva di copertina, foto e nome utente, pulsante per iscriversi al suo Canale (con, in basso, il link per entrarvi), data di iscrizione a YouTube, follower del proprio Canale, e cronologia dei commenti: questi ultimi, però, non riguardano ciò che si è lasciato scritto su tutti i Canali, ma solo ciò che si è espresso nel Canale nel quale ci si trova al momento. 

Ottenuto un buon consenso generale (tranne qualche perplessità in tema di privacy, con taluni utenti che chiedevano di rendere opzionale la visualizzazione della cronologia commenti) dalla novità di cui sopra, YouTube si è però dovuta confrontare con delle polemiche in ambito ambientale.

Secondo gli attivisti di Avaaz, nota e battagliera Ong, eseguendo le ricerche con talune stringhe, quali “global warming”, “climate change”, “climate manipulation”, la piattaforma suggerirebbe (rispettivamente per il 16, 8, e 21%) video colmi di disinformazione sul tema del cambiamento climatico, con gravi conseguenze, posto che secondo lo stesso responsabile di prodotto di YouTube, Neal Mohan, per il 70% il tempo passato dagli utenti in-platform avverrebbe sui video suggeriti. 

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