YouTube: novità per Music, TV, canale fashion, tutela dei bambini e lotta all’hate speech

Quasi all'insegna dello stop&go, YouTube torna a macinare novità, dopo qualche giorno di pausa, migliorando gli spin-off dedicati alla musica ed ai canali TV, senza tralasciare la versione standard, con attenzione verso moda, bambini, e discorsi d'odio.

YouTube: novità per Music, TV, canale fashion, tutela dei bambini e lotta all’hate speech

YouTube, nata e confermatasi come la principale realtà per la condivisione e l’intrattenimento multimediale al mondo, ha recentemente coinvolto in una fase di miglioramento alcuni suoi spin-off, tra cui YouTube Music e YouTube TV, senza dimenticare varie iniziative per la piattaforma standard, in tema di moda, creators, tutela dei bambini, e lotta all’hate speech.

La prima novità inerente YouTube riguarda lo spin-off YouTube Music che, finalmente, ha superato Play Music (attivo però già da 8 anni) quanto a paesi di diffusione totale, grazie all’estensione del servizio in 8 nuovi mercati, relativi al vicino Oriente (Israele, Libano, Emirati Arabi, Bahrain, Kuwait, Oman, Arabia Saudita, Quatar).

In quelli che ora vengono ad essere ben 70 paesi coperti, il futuro music player dei dispositivi Android si appresterebbe a ricevere nuove funzionalità, secondo il teardown (analisi del codice) eseguito da 9to5google. Nello specifico, i leaker del celebre sito, in una release (la 3.1) dell’app caricata sul Play Store, avrebbero trovato riferimenti alla funzionalità “retail mode”, che potrebbe permettere di testare il servizio (considerati i riferimenti alle sue funzionalità) gratuitamente, per un breve lasso di tempo, ogni qualvolta ci si rechi in un negozio per l’acquisto di un telefonino. Sempre dalla medesima operazione di sbobinamento sarebbero risultate allusioni a un’opzione delle impostazioni che permetterebbe di avviare la riproduzione musicale su dispositivi terzi collegati (come, ad es. le cuffie, o l’auto stessa, se provvista di Bluetooth via infotainment).

Anche YouTube TV non sembra essere restata al di fuori della tornata di innovazioni della grande Y visto che, su Reddit diversi utenti, per lo più concentrati su Android TV e su dispositivi Roku, stanno segnalando l’avvio del roll-out (poi confermato dalla stessa piattaforma) di un paio di novità per la stessa, con una nuova interfaccia dedicata ai canali (sempre comprensiva dei nomi e dei loghi degli stessi, con orari di programmazione e anteprime dei contenuti) ora suddivisa tra più blocchi, maggiormente in grado di coprire l’intera estensione di un display, e una modalità (disattivabile dalle impostazioni) che prevederebbe l’avvio automatico di un contenuto raccomandato non appena l’app sia avviata.

La versione standard di YouTube non si è certo fatta mancare una buona dose di innovazioni. Qualche giorno fa, la divisione Fashion and Beauty della grande Y, avendo notato che i canali dedicati a moda e bellezza sono cresciuti di 6 volte nel range temporale 2014/18, ha varato un intero canale (con già 1 milione di iscritti), in forma di sezione simile a Gaming, dedicato al fashion, con i live delle sfilate, i dietro le quinte curati da British Vogue e LOVE Magazine, le ultime tendenze, i tutorial per il make-up, spazi dedicati ai creators, sia emergenti che già popolari (es. Ingrid Nilsen, Huda Beauty, Jackie Aina e Camila Coelho). Ad oggi, il servizio sembra limitato agli USA, sebbene nei mesi a venire ne sia stata prospettata la localizzazione in diversi mercati globali.

Non meno suggestivo, è quanto comunicato da YouTube a proposito dei riconoscimenti che, in futuro, offrirà ai Creators più famosi al mondo, con l’istituzione del “Red Diamond Creator Award“ destinato a tutti quei personaggi che abbiano raggiunto i 100 milioni di iscritti ai propri canali: secondo tali standard, ad oggi solo due realtà meriterebbero il gagliardetto celebrativo, ovvero il gamer svedese PewDiePie e l’etichetta musicale indiana T-Series.

Di recente, YouTube è stata condannata al pagamento di una multa (170 milioni di dollari) per aver violato la privacy dei bambini e, per questo motivo, Google ha annunciato, nell’ambito del patteggiamento raggiunto, alcune modifiche al proprio servizio di video sharing: gli autori dovranno etichettare come tali i contenuti destinati ai bambini e, da quel momento, su quei contenuti non compariranno annunci personalizzati ed il pubblico intento a guardarli, considerato come formato da bambini, sarà soggetto alla minima raccolta dati possibile, finalizzata a garantire il funzionamento del servizio.

Anche sul versante dell’hate speech sono stati presi provvedimenti. In questo caso, YouTube ha affermato d’aver chiuso più di 17 mila canali che, pubblicati circa 100.000 video dedicati all’odio, superavano gli 81 milioni di visualizzazioni, per un trend che è risultato cinque volte superiore a quello del trimestre precedente.

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