Youtube: arrivano i tag nei commenti, e due iniziative a favore dei content creators

YouTube continua ad arricchire di potenzialità lo strumento dei commenti ma, nel frattempo, lavora a due interessanti iniziative volta a fidelizzare i propri content creators più popolari: ecco di cosa si tratta.

Youtube: arrivano i tag nei commenti, e due iniziative a favore dei content creators

YouTube, la nota piattaforma di video-streaming e video-sharing di Google, avrebbe avviato un rilascio “morbido” o limitato d’una nuova funzionalità, incentrata sui commenti. Nel frattempo, avrebbe anche varato almeno un paio di interessanti iniziative per remunerare i propri content creator più ambiti dalla concorrenza. 

La prima novità relativa a YouTube, quanto meno la più immediatamente tangibile, riguarda ancora una volta una potenziale miglioria per il suo sistema di gestione dei commenti. Questi ultimi, già nel Novembre del 2016 erano stati omaggiati di alcune novità (commenti in evidenza, commenti preferiti) e, nel Luglio del 2016, avevano ricevuto su Android un’interfaccia che non penalizzasse il video riprodotto: ora, alcuni utenti in possesso della versione v13.27.54 di YouTube per Android hanno confermato la facoltà di usare – nei commenti – dei tag, seppur limitati.

In sostanza, la sequenza della menzione che prevede la @ ed il nome (colorato e cliccabile) di un utente NON può riferirsi a qualsiasi utente della piattaforma, ma – entrando nella discussione – solo a chi si risponde (o a più interlocutori della medesima conversazione). Al momento, la funzione dei tag nei commenti (cancellabili con un paio di colpi di backspace, in caso di ripensamenti) non sembra ancora esser stata estesa all’emanazione web del Tubo googleiano.

Per un test che si avvia, uno se ne chiude. Ma non in senso positivo, almeno per gli utenti comuni. Qualche tempo fa, Google ha sperimentato su YouTube delle pubblicità NON ignorabili, per fortuna limitate ad un massimo di 20 secondi, quale mezzo per accattivarsi le simpatie sia degli inserzionisti che dei creatori di contenuti, stuzzicati dalle alternative rivali (Twitch e Patreon su tutte) che assicurano guadagni migliori.

Ebbene, a quanto pare, l’esperimento si sarebbe concluso positivamente, e Mountain View avrebbe deciso di offrire tale strumento a tutti i canali appetibili per la monetizzazione: il tool, che può essere attivato con un solo click anche per i video già pubblicati, è opzionale, ma non dubitiamo che saranno molti i content creators ad avvalersene, essendo tale formato ads il preferito (per ovvi motivi) dagli inserzionisti, con conseguente incremento degli introiti per Google stessa, che dall’inserimento di tali promo trattiene una percentuale non indifferente. 

Sempre per fidelizzare i content creators, dopo le iniziative dello scorso Giugno, YouTube ha iniziato a pagarli. I proprietari di alcuni canali piuttosto popolari e seguiti hanno ricevuto, infatti, una proposta da parte della piattaforma che promette loro una remunerazione di centinaia di migliaia di dollari nel caso proponessero, ai propri iscritti, le modalità di abbonamento (YouTube Premium, ad es) o i servizi a valore aggiunto (come SuperChat, che permette agli utenti di pagare perché un proprio commento, colorato e di lunghezza superiore al normale, rimanga evidenziato – per un tot di tempo – nel live stream del proprio idolo). 

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