WhatsApp verso la dark mode, Instagram con problemi di censura creativa

Nel mentre gli utenti continuano ad attenderla, la dark mode di WhatsApp ha rasentato un nuovo piccolo passo verso l'esordio: Instagram, invece, è incappata in un inconveniente attribuibile all'eccessiva severità delle misure anti fake news.

WhatsApp verso la dark mode, Instagram con problemi di censura creativa

Gli ultimi giorni si sono dimostrati un po’ avari di grandi sorprese per WhatsApp che, però, ha subito riguadagnato la scena con un nuovo step d’avanzamento per la dark mode: il tutto mentre la cugina Instagram, reduce dai test per i messaggi privati sulla versione desktop, mostra piccoli difetti di funzionamento della censura anti fake news

Come appurato di recente, sono davvero tante le novità che gli utenti di WhatsApp si attendono dalla loro amata chat app per il da poco iniziato 2020: tra le tante, spicca senz’altro la modalità scura che, procedendo a tanti piccoli passi, migliora man mano quello che sarà il suo risultato finale, diminuendo l’eventualità che, al suo varo, presenti qualche problema, nell’elaborata interfaccia di WhatsApp. 

Anche nelle scorse ore, a tal proposito, sono emerse indiscrezioni circa lo stato dei lavori sul dark theme dell’app, grazie all’ennesima operazione di reverse engineering realizzata dai leaker di WABetaInfo: questi ultimi hanno scoperto come vi sia un’altra porzione in-app che ora riesce ad adattarsi alla modalità scura di sistema, col riferimento che corre diretto all’interno delle chat.

Quivi giunti, gli utenti – un domani – potranno notare che il messaggio d’avviso secondo cui le chat sono criptate end-to-end non verrà visualizzato, all’interno del suo balloon, in nero su sfondo giallo ma, all’opposto, con una ben più leggibile scritta gialla su uno sfondo scuro. Naturalmente, da tale particolare è ben difficile desumere il livello complessivo attuale dell’implementazione della modalità scura su WhatsApp.

Infine, un curioso episodio che riguarda l’altra celeberrima app di Facebook Inc, ovvero Instagram. Quest’ultima, poco prima della fine del 2019, annunciò l’intenzione di combattere la disinformazione, grazie alle organizzazioni di fact checking, che avrebbero permesso d’applicare un apposito avvertimento alle immagini ritenute false.

Il problema, però, è che tale meccanismo ha finito col riguardare anche photoshopping artistici, come nel caso delle “Montagne Arcobaleno“, concepite dall’artista e attivista Ramzy Masri sulla base di un’istantanea realizzata dal fotografo Christopher Hainey che, ora, vengono “oscurate” con un messaggio che rende palese come tali montagne, per altro non colorate, non siano in Cina, ma negli USA (tra Nevada e California, nella “Valle della Morte”). Il problema, per altro suscettibile di conseguenze ulteriori, posto che chi riceve sovente tali notifiche alle proprie foto si vedrà i contenuti progressivamente emarginati, evidenzia come il provvedimento di cui sopra palesi qualche errore di gioventù

Continua a leggere su Fidelity News