Non più di un paio di giorni fa, la nota app di photo-sharing creativo Instagram introdusse alcuni filtri volti a potenziare le Storie nella modalità di ripresa Boomerang, e avviò un test riservato per il restyling della sezione DM (messaggi privati): proprio quest’ultima, tra i segmenti più attenzionati nell’ultimo anno (anche in vista della sinergia con WhatsApp e Messenger), si appresta a sbarcare anche nella versione web based della piattaforma in questione.
Lo scorso anno, in primavera, il CEO della holding Facebook Inc, Mark Zuckerberg, in un’intervista al New York Times, rivelò che le aree di maggior crescita nella comunicazione online, da qualche tempo, erano la messaggistica privata, le Storie, e i gruppi. Portate online le Storie, ancorché il pubblico attualmente chieda a gran voce più che altro un’app per iPad, ci si è concentrati sul portare nella versione web based di Instagram anche le comunicazioni private.
La piattaforma con base a Menlo Park, infatti, ha reso noto che, a partire da oggi e proseguendo nei giorni a venire, alcuni utenti, coinvolti in un test sull’esito del quale verrà attivato un audit, noteranno la possibilità di accedere ai messaggi privati (Direct Messages) anche lato web, dal browser per computer, in quella che è una notevole apertura verso il mondo dei professionisti, come aziende e influencer, che spesso – per lavoro – sono costretti a inviare molti messaggi al giorno.
Se la novità dovesse affermarsi, andando incontro a un roll-out globale, gli utenti potranno inviare in chat da PC delle immagini, fare doppio click su un messaggio per conferirgli un “mi piace“, creare dei gruppi, messaggiare con una persona sia tramite il reminder nel suo profilo che direttamente da DM, ma non solo.
A sottolineare che i DM dal web riproporranno la medesima esperienza fruita nella controparte mobile, Instagram sottolinea anche che si vedrà il counter dei messaggi non (ancora) letti in ogni chat e che, nel caso l’utente fornisca al sito di Instagram le dovute autorizzazioni, si potranno ricevere anche le notifiche, come già avviene sullo smartphone.