WhatsApp: stabile su Android la protezione delle chat via impronta digitale

Dopo diversi mesi di test, anche gli utenti dell'ecosistema Android possono beneficiare, tramite l'ultima versione stabile di WhatsApp, della protezione delle conversazioni, assicurata dalla scansione dell'impronta digitale.

WhatsApp: stabile su Android la protezione delle chat via impronta digitale

Dopo qualche giorno di malfunzionamento (che ha coinvolto anche Instagram), WhatsApp ha ricominciato a macinare novità e, dopo aver attenzionato gli utenti di iOS, con un aggiornamento che rimuoveva le notifiche dalle chat silenziate, si è dedicata anche all’altra metà dell’universo mobile, ovvero agli Android users, ora beneficiati con una feature in ambito sicurezza.

Era il Febbraio scorso, quando WhatsApp concesse agli utenti di iOS della sua chat app di proteggere le conversazioni private tramite le autenticazioni biometriche (Face ID e Touch ID) dei rispettivi iPhone: da allora, però, la medesima funzione (ma senza face unlock) arrivò su Android solo in forma sperimentale, a partire dalla beta 2.19.221, escludendo in tal modo chi non avesse aderito al canale sperimentale dell’app. 

Ora le cose sono cambiate, col rilascio di una versione aggiornata e stabile di WhatsApp per Android che porta in dote a tutti la protezione biometrica delle conversazioni personali. Per avvalersene, è sufficiente, con pochi e semplici passaggi, recarsi nelle impostazioni dell’account relative alla privacy e, in basso, optare per la sezione “Blocco con impronta digitale“.

A quel punto, verrà chiesto di abilitare l’opzione “Sblocca con impronta digitale“, e di fornire conferma della decisione mediante riconoscimento della stessa: ottemperati a questi passaggi, si potrà settare dopo quanto far comparire la schermata che chiede di fornire la propria impronta per accedere alle conversazioni, con la possibilità di impostare tre diversi valori (immediatamente, dopo 1 minuto, o dopo mezzora).

In più, sempre dalla medesima location, si potrà stabilire il comportamento delle notifiche nella schermata di blocco, magari stabilendo che mostrino solo una forma d’anteprima del messaggio, con indicazione del mittente, riservando la lettura dell’intero testo all’apponimento della propria impronta digitale.

Da segnalare, infine, che il meccanismo di protezione di WhatsApp tramite l’impronta digitale non copre le chiamate, alle quali è possibile rispondere tramite l’accesso agevolato dalla tendina delle notifiche. 

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