WhatsApp: nuovo nome, album per gli stickers e stop ai minori di 16 anni

WhatsApp, mai doma quanto a novità, ha appena rilasciato una nuova beta a vantaggio degli Android users con varie novità, palesi e non, tra cui l'acceso "imprinting" di Facebook ed i primi lavori per l'esclusione effettiva dei minorenni.

WhatsApp: nuovo nome, album per gli stickers e stop ai minori di 16 anni

Messo in sicurezza l’accesso all’app tramite il rilascio, anche per Android, dell’autenticazione via accesso biometrico, WhatsApp è passata al secondo round di novità, con un plurale quanto mai doveroso, stando a quanto appena scoperto dai preziosi leaker di WABetaInfo.

I famosi insider, una vera autorità quando si tratta di anticipare o mettere in rilievo le attuali o future funzioni di WhatsApp, hanno analizzato la beta 2.19.222 della chat app in verde appena rilascita da Menlo Park per i dispositivi Android (in quanto tale prelevabile da ApkMirror o dal Play Store), scoprendo che la vaticinata (a inizio mese) ridenominazione dell’app, che avrebbe dovuto evidenziare gli stretti legali con la casa madre Facebook, è stata appena introdotta, anche all’interno dell’app stessa: per averne contezza, basta entrare nelle impostazioni di WhatsApp, e guardare in basso, ove ora campeggia la scritta “WhatsApp di Facebook“. 

Una seconda novità, tuttavia non ancora attiva, in quanto riscontrata tramite un’operazione di reverse engineering, riguarda la variante web based (essendo già presente in quella per device mobili): in questo caso, si tratta del raggruppamento di più elementi grafici (ricevuti) in un pratico album, con gli stickers in particolare che saranno raggruppati a coppie su ogni riga.

Sempre nella medesima edizione, infine, vi è evidenza di una terza feature, potenzialmente suscettibile di scatenare una rivoluzione, rappresentata da un qualche meccanismo per cancellare gli account di chi ha meno di 16 anni, età minima (nel Vecchio Continente) – secondo la policy di WhatsApp – per poterne sfruttare i servigi.

Se ne era parlato già in passato ma, a quanto pare, i lavori per tale funzione sono davvero iniziati, benché non sia chiaro come tale risultato verrà effettivamente ottenuto posto che, in fase di registrazione di un account, non viene chiesto l’invio di un documento d’identità né di precisare la propria data di nascita (ma, solo, accettando le policy, di attestare che si abbiano davvero almeno 16 anni). 

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