Con Telegram che sforna a cadenze regolari importanti innovazioni, WhatsApp, che da poco ha superato i 2 miliardi di utenti attivi al giorno, non riposa certo sugli allori e, anzi, macina a propria volta migliorie, con diverse feature, in test privato o già rilasciate, volte ad arginare il fenomeno delle fake news, specie in tempi di coronavirus.
La prima novità whatsuppiana di questo giro di boa settimanale è stata riscontrata dagli immancabili leaker di WABetaInfo all’interno dell’ultima beta della chat app in verde, numero di release 2.20.94, rilasciata sia nel Play Store per gli iscritti al programma dei tester che nella repository online di ApkMirror.
Secondo quanto emerso da una sessione di reverse engineering, WhatsApp starebbe pensato di potenziare la funzione anti spam che segnala con una doppia freccia e la dicitura “Inoltrato” (Forwarded) i messaggi ad elevato tasso di condivisione, omaggiandola di un’aggiunta, in forma di lente d’ingrandimento. Cliccando su quest’ultima, posta accanto a un messaggio classificato come “Inoltrato”, l’utente viene avvertito che il testo del messaggio ricevuto sarà incollato e ricercato su Google Search, permettendo all’utente, che desse conferma all’operazione, di appurare la veridicità di quanto letto tramite, magari, i siti di debunker e verifica presenti online.
A fronte di tale feature, non pubblica in quanto ancora in corso di sviluppo e collaudo interno, WhatsApp ha già messo in campo un’altra iniziativa, volta a contenere la viralità delle bufale, in particolar modo nel contesto attuale segnato dall’emergenza sanitaria ben nota.
Il riferimento è al portale “Coronavirus Information Hub” (whatsapp.com/coronavirus) che, allestito assieme a Organizzazione Mondiale della Sanità, Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, e Unicef, è indirizzato ad autorità locali, ONG, aziende, educatori, operatori sanitari, ai quali offre link diretti verso fonti attendibili sul tema coronavirus, e consigli su come rimanere in contatto (es. videochiamate per gli anziani delle case di riposo, compiti inviati via chat agli studenti a casa, ricette spedite alla farmacia via messaggino, etc) sfruttando al meglio le potenzialità e le funzioni di WhatsApp.