Nella giornata del 14 Aprile 2019, i servizi di Menlo Park, comprensivi di Facebook, Instagram, Messenger, e WhatsApp, sono andati in crash, come confermato dalle diverse segnalazioni giunte su Twitter da ogni parte del mondo: ecco cos’è successo, e quanto potrebbe averci rimesso Mark Zuckerberg.
Il mese scorso, i servizi dell’universo Facebook, comprensivi anche di Oculus, erano finiti down per molte ore a causa di alcuni problemi, giustificati dallo staff di Zuckerberg con un non meglio cambio nella configurazione dei server: diverso (come impatto) è il discorso di ieri, visto che la situazione di sconnessione dai servizi summenzionati è durata molto meno.
Dopo alcuni rallentamenti riscontrati in varie aree del mondo, il crack a WhatsApp & Co. si è avuto, in Italia, intorno alle 12: è a partire da allora che, nell’inviare messaggi e file, non si è avuto alcun riscontro. La situazione ha iniziato a risolversi, per la maggior parte delle persone, intorno alle 15, sebbene alcuni accusassero difficoltà con le proprie app preferite ancora verso sera.
Inutile dire che le prime ipotesi a riguardo – anche in ragione del fatto che Facebook si è limitata ad ammettere ed a scusarsi per l’inconveniente – sono state di tipo complottistico, con diversi utenti che hanno parlato di attacco hacker, magari per vendicare l’arresto di Assange avvenuto giovedì nell’ambasciata londinese dell’Equador: tuttavia, considerando che nessun internet service provider ha riferito di attacchi DDoS indirizzati a Facebook ed ai suoi server, è lecito pensare che questi ultimi siano collassati motu proprio, a causa della complessità crescente della struttura che ospitano, probabilmente messa a dura prova dalla convergenza in lavorazione tra i servizi Instagram, WhatsApp, e Facebook, come ammesso dallo stesso Zuckerberg a inizio anno.
Secondo l’attore Stefano Fresi, nelle sale assieme ai colleghi Fabrizio Bentivoglio Carolina Crescentini, e Ricky Mephis con il film (diretto da Christian Marazziti) “Sconnessi”, l’auspicio è che questo problema abbia portato il popolo degli iperconnessi a riscoprire i piccoli piaceri della vita, come quelli intimi, o il fare una telefonata tradizionale.
Quello che è certo è che Facebook Inc, che sicuramente subirà un contraccolpo a Wall Street, ha perso un bel po’ come ricavi, dovendo comuque assicurare le inserzioni pubblicitarie già pagate ma non andate “in onda” (al netto dei guadagni, mancati, degli influencer). Nello specifico, il Sole24Ore ha calcolato che Menlo Park dovrebbe guadagnare, nel 2019, 68.98 miliardi di dollari, ovvero 189 milioni di dollari al dì, corrispondenti a un incasso pubblicitario orario di 7.8 milioni: da qui, calcolare quanto perso in circa 180 minuti di black-out è presto detto.