WhatsApp: impatto sul benessere interiore, questioni di privacy, editing al volo delle immagini

Contrariamente a quanto si pensa, le social app possono avere un impatto positivo sulla salute, a patto che non si declini l'attenzione all'aspetto della privacy: ciò vale anche per WhatsApp, tra l'altro impegnata nel testare l'editing al volo delle immagini.

WhatsApp: impatto sul benessere interiore, questioni di privacy, editing al volo delle immagini

WhatsApp, la celebre applicazione di messaggistica istantanea del gruppo Facebook, di recente è finita al centro di alcune discussioni in merito al suo rapporto con la salute degli utenti: tra studi che ne magnificano gli impatti positivi ed avvisi a fare attenzione sulle ricadute in ottica privacy, la social app marcia a tappe forzate lungo il suo percorso d’innovazione che, presto, potrebbe annoverare anche un editing in tempo reale delle immagini condivise.

Di recente, la Edge Hill University ha pubblicato uno studio condotto su 200 utenti con un’età media di 24 anni, ai quali era stato chiesto di usare l’applicazione per quasi un’ora (55 minuti) al giorno, sfruttando anche le possibilità interattive offerte dai gruppi. Il risultato, tratto dai 42 uomini e dalle 158 donne del test, ha permesso di riscontrare un aumento del senso di benessere interiore, cagionato dal fatto che gli utenti tendevano a sentirsi meno soli. Facendo parte dei gruppi, e passando per un forte senso di affiliazione, ciò si traduceva anche in una miglior percezione, in termini di autostima, di sé stessi e delle proprie competenze sociali. 

Il fatto che WhatsApp possa avere buone ricadute in termini di benessere si deduce anche dal sempre più frequente ricorso che vi fanno sia i pazienti, spesso per azzerare le code, che i medici, magari per seguire a distanza l’evolversi di una terapia somministrata: in questo caso, Marco Masoni, consulente per le tecnologie mediche ed affiliato presso l’università di Firenze al locale Dipartimento di Medicina sperimentale clinica, dopo aver invitato a fare attenzione nel rilasciare consigli medicali via social (come spiegato anche dall’associazione medica britannica), ha precisato che si dovrebbe fare maggior attenzione all’aspetto della privacy, visto che i dati scambiati su WhatsApp vengono ospitati su server che, in quanto posti negli USA, sono sottratti alla vigilanza del GDPR europeo. 

Schermaglie salutistiche a parte, WhatsApp non sta certo concedendosi delle pause estive nello sviluppo delle nuove funzionalità. Già impegnata nel testare l’aggiunta di contatti tramite il codice QR, nel collaudare a fondo la modalità Dark, nel predisporre la futura condivisione degli Stati via link, la piattaforma in verde – secondo i leaker di WABetaInfo – starebbe anche studiando la facoltà di far editare al volo le immagini ricevute o condivise in una chat.

Secondo gli screenshot condivisi in rete, la funzionalità in questione, denominata “Quick Edit Media Shortcut” e attualmente accessibile nelle beta WhatsApp solo agli utenti in possesso dei diritti di sviluppo, si esplicherebbe in una scorciatoia allegata alle immagini scambiate nelle chat, grazie alla quale, avvalendosi di poche ed essenziali opzioni, si potrebbe editare sommariamente un’immagine, per migliorarla o impreziosirla (senza sostituire, comunque, quella originale presente nella sezione Media dell’app), evitando di passare per ulteriori step, quali il download del file multimediale, l’editing dello stesso via app di terze parti, e la ricondivisione del risultato. 

A quanto pare, la nuova feature “Quick Edit Media Shortcut” per editare al volo le immagini di WhatsApp dovrebbe arrivare in dote sia agli utenti di iOS che a quelli di Android, sebbene non sia facile prevedere quando questo possa avvenire in pianta stabile. 

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