WhatsApp: adesivi Stranger Things, info dettagliate sulle Reactions, ritorno di alcune funzioni

Presa di mira da un'elaborata truffa, la messaggistica WhatsApp ha distribuito nelle scorse ore diversi aggiornamenti, portando in dote nuovi stickers, il ritorno di alcune funzioni, e qualche miglioria già introdotta dopo un breve periodo di test.

WhatsApp: adesivi Stranger Things, info dettagliate sulle Reactions, ritorno di alcune funzioni

La celebre messaggistica istantanea di WhatsApp. nelle scorse ore, ha distribuito davvero tante novità, tra cui un nuovo pacchetto di adesivi, le info dettagliate sulle Reactions agli album generati automaticamente, e riportato in auge alcune migliorie misteriosamente rimosse nei giorni scorsi. 

Con la release beta 2.22.10.6 di WhatsApp per Android, la piattaforma aveva distribuito alcune interessanti novità, come una diversa visualizzazione delle didascalie quando si invia a chat e gruppi un medium, che permetteva anche di aggiungere altri destinatari. Con quell’aggiornamento era giunta in dote pure una sezione che permetteva di variare il pubblico per l’attuale aggiornamento di stato (per variare il target di tutti i futuri aggiornamenti è meglio passare una tantum dalle impostazioni della privacy).

Tali novità nelle scorse settimane erano state misteriosamente disattivate e, ora, nelle scorse ore, sono tornare a riapparire, ad alcuni beta tester in possesso delle release 2.22.12.11 e 2.22.12.8, con altre attivazioni che seguiranno nelle prossime settimane.

A pochi giorni di distanza dalla scoperta della relativa funzione che avrebbe portato info più dettagliate sulle reazioni concesse ai media contenuti negli album generati automaticamente, tale feature è stata appena portata su iOS, attraverso la beta 22.12.0.70 (messa a disposizione tramite il programma TestFlight), e su Android, mediante la beta 2.22.12.14. Nello specifico, mentre prima occorreva aprire l’album per vedere a quale medium l’utente aveva ricevuto una Reaction, ora basta portarsi nelle informazioni, più dettagliate, sulla Reaction perché una miniatura permetta di capire a quale medium si sia risposto con un’emoji di reazione. Sia nel caso di iOS che di Android, si tratta di un’attivazione concessa ad alcuni utenti, con le prossime settimane che vedranno protagoniste ulteriori attivazioni in merito.

Dopo la messa a disposizione del pacchetto di adesivi Encanto (film Disney), WhatsApp ha appena avviato la distribuzione di un nuovo pacchetto di stickers, attraverso il suo store ufficiale ad hoc nelle versioni Android, iOS e Desktop della messaggistica: nello specifico, si tratta di un pacchetto che celebra l’arrivo della 4° stagione (volume 1) della serie tv Netflix “Stranger Things“. Chi non volesse attendere la messa a disposizione del succitato pacchetto via store sticker ufficiale, potrà procurarselo mediante il deep link (api.whatsapp.com/stickerpack/StrangerThings/?app_absent=0) messo a disposizione da Menlo Park

In quanto app di messaggistica più popolare al mondo, oltre agli onori, WhatsApp ha anche i suoi oneri. Uno di questi è l’esser spesso usata per condurre, suo malgrado, truffe ai danni di coloro che la usano quotidianamente. Una minaccia, in tal senso, è stata appena segnalata dal fondatore e CEO della security house CloudSEk, Rahul Sasi, secondo il quale in questo periodo gli hacker tenderebbero a chiamare gli utenti di WhatsApp per indurli ad accedere a particolari servizi, digitando le stringhe **67* o *405* seguite da un numero a 10 cifre in modo da attivare l’inoltro di chiamata, in caso di numero occupato in una telefonata (nella fattispecie, col criminale che è al telefono), verso il numero dell’hacker che, in tal modo, ricevuto il codice OTP richiesto da un nuovo processo di registrazione dell’account WhatsApp della vittima, ne disconnette l’account WhatsApp dal relativo numero, per associarlo al proprio in modo che, preso il controllo dell’account WhatsApp attenzionato, possa usarlo per chiedere danaro ad amici, colleghi, e parenti della vittima, senza che questi se ne accorga. Per rimediare e premunirsi, oltre a segnalare la cosa alla polizia postale, è il caso di attivare la protezione dell’autenticazione a due fattori sul proprio account.

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