La principale avversaria di WhatsApp in fatto di messaggistica istantanea, Telegram, è solita procedere di maxi aggiornamento in maxi aggiornamento: dopo la valanga di novità rilasciata a fine Aprile, seguita a stretto giro dai rumors sulle videochiamate di gruppo, a distanza di poco più di un mese, è giunto il tempo del bis, grazie alle tante innovazioni introdotte col rilascio della nuova beta per Android (scaricabile, come da tradizione, da ApkMirror per i più impazienti, o direttamente dal Play Store di Android qualora ci si sia iscritti al gruppo di tester dell’app).
La beta release 7.8.0 di Telegram per Android, analizzata dai leaker di Testing Catalog, ha portato in dote innanzitutto la possibilità di condividere nelle chat audio / vocali di gruppo (non ancora in quelle dei Canali) il flusso video della propria videocamera o quello inerente alla condivisione dello schermo. In futuro, ciò apparirà come opzione nel menu delle chat ma, ad oggi, per avviare lo screen sharing basta addizionare la stringa #vid al nome della chat anche se, a quanto pare, la funzione è ancora embrionale e in divenire, perché gli altri partecipanti alla chat non riescono a vedere il flusso video.
Sempre in tema di chat, per le stesse è possibile impostare un colore sfumato come sfondo, che cambia allorché si procede all’invio di un messaggio. Perché l’animazione in oggetto scatti, dalle impostazioni del client Telegram, si dovranno aggiungere quanto meno 3 o 4 diverse tonalità sfumate.
Nella sezione dei Preferiti, precisamente all’interno dell’intestazione della chat, è stato spostato, rispetto alla precedente collocazione, il pulsante di ricerca: nell’elenco delle Chiamate, che è accessibile dal menu laterale, l’utente può guardare le chat vocali che sono attive. Infine, dulcis in fundo, all’insegna dell’effimero, è stata predisposta una nuova animazione che si attiva nel momento in cui si invia uno sticker / adesivo.
Nell’attesa di capire quando tali funzioni saranno rilasciate pubblicamente per tutti in forma stabile, è corsa voce, attingendo a fonti che conoscono bene i piani interni dell’azienda, secondo cui Pavel Durov, entro i prossimi due anni, potrebbe rendere Telegram pubblica, attraverso un’emissione di azioni, IPO, presso il Nasdaq o la Borsa di Hong Kong, con la piattaforma che potrebbe essere valutata tra i 30 e i 50 miliardi di dollari, a seconda dell’ammontare degli utenti attivi mensili (valore per unità: 50 dollari) che a Gennaio erano 500 milioni e sono candidati al miliardo tra appunto un paio d’anni.