Spotify da sempre è impegnata nel settore dei podcast e, di recente, ha annunciato una nuova iniziativa, ovvero il rilascio di funzionalità nell’ambito del pacchetto “broadcast-to-podcast”, che aiuta le radio nel trasformare gli episodi in streaming delle loro trasmissioni in veri e propri podcast monetizzabili.
Nel fare ciò, Spotify utilizzerà il know how di Whooshkaa, un’azienda australiana comprata nel 2020, che si occupava di ospitare, distribuire, gestire, monetizzare e monitorare le trasmissioni radio da essa convertite in podcast. Secondo la piattaforma svedese leader nell’audio in tal modo le stazioni radio potranno raggiungere il pubblico della generazione Z che, per Pew Research, si informa tramite i contenuti digitali come i podcast, ma potranno anche beneficiare del trend per cui, secondo Edison Research, dal 2019 al 2022 il tempo trascorso ad ascoltare le trasmissioni radio è cresciuto del 50%.
Ciò è imputabile non solo all’epoca del coronavirus per cui molti hanno lavorato da casa e non si sono spostati in luoghi di lavoro, visto che un aumento, tra l’8 e l’11%, nei flussi delle stazioni si è avuto dal 2019 al 2020 e un altro 1%, arrivando al 12%, si è poi avuto nel 2022. Ad allettare poi le stazioni radio concorre anche la parte monetaria. Secondo eMarketer, entro il 2023 la spesa pubblicitaria per i podcast arriverà a pressappoco 2,2 miliardi di dollari.
Un altro motivo che dovrebbe convincere le stazioni radio a far uso di quest’opportunità, già colta dal Fox Audio Network, è che viene semplificato il processo che, prima, prevedeva il download delle trasmissioni, la rimozione dei vecchi spot, l’inserimento dei nuovi marcatori pubblicitari, e il ricaricamento online, in un tempo totale di 30/60 minuti, del tutto come podcast.
Ovviamente, il vantaggio c’è anche per Spotify che conta di ampliare la disponibilità di podcast senza dover investire ancora in studi di registrazione ad hoc (come fatto con Gimlet, Parcast e The Ringer, o dover sottoscrivere esclusive con noti (e spesso discussi) podcaster, come Joe Rogan.